mercoledì 1 maggio 2019

Codice 1982 (Luca Dalla Vecchia, Stefano Savastano)

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R
oberto Pruzzo. Chi ama il calcio e la squadra della Roma lo amava. Tre volte capocannoniere. Roba da impazzire. Però stavolta non gioca, fa sul serio. E' il capo del governo e deve salvare il mondo o magari solo il suo paese. Tra fantasia e realtà. Tra attualità e futuro distopico. 
Tra governo attuale e passati scenari. Calcio, app, televisione e una Terra sempre più in crisi. Insomma un viaggio senza ritorno, ma con una speranza. Bisogna fare goal al futuro.


Antonio finalmente ora può riposare. Magari bersi un drink. Liquidata la florida azienda paterna, causa la morte del genitore, privo di obblighi famigliari, può godersi il raggiungimento della meta prefissata. Al termine di un lungo viaggio, anche interiore, è riuscito a raggiungere Marina di Camarota, dove c’è la sede del movimento politico più importante dell’ultimo decennio e in cui alloggia il suo leader maximo, il bomber, ex centravanti tre volte capocannoniere in serie A, ovverosia Roberto Pruzzo, colui che ha messo in pratica le teorie politiche dei due fondatori, gli ex allenatori di calcio soprannominati Pampa ed Umiltè . Non più giovanissimo Antonio, dopo una vita provinciale ma ricca di successi lavorativi, aiutando il padre commerciante, ha deciso che è venuto il momento dell’impegno e ridare una dimensione aggregativa e socializzante alla nazione, persa a smanettare su smartphone e tablet , ammalata di stress e ipertensione ed insomma apparentemente sempre più triste e questa dirompente novità al governo sembra l’occasione giusta. All’insaputa di tutti nel mondo intanto i capi delle tre nazioni dominanti (Cina, Germania, Usa) stanno ordendo un piano di dominio sulla comunicazione di massa, mentre due ex compagne di università, celebri per le loro conoscenze tecnologiche, sono al centro delle attenzioni e chissà se Francis, del Fbi e Rachel, ex hacker di professione, riusciranno ad impedire in qualche modo il tronfio programma partito dal desiderio di una mera rigenerazione del patrimonio audiovisivo. E’ stata una grande sorpresa apprendere in una recente intervista al “Il Messagero” che Roberto Pruzzo è tutt’altro che un ex divo del pallone viziato e magari con qualche disastro economico alle spalle. Un uomo misurato che si gode gli agi derivati dal suo talento e che sembra affatto disinteressato alla politica. Protagonista indiscusso del romanzo assieme al suo aiutante Antonio, è attore di una vicenda irrefrenabile e surreale, con tratti fantascientifici ed altri al limite della parodia, volta a raffigurare un futuro prossimo che assomiglia molto al nostro. Evidenti i debiti , fra gli altri, con la distopia orwelliana di 1984, a partire dal fatto che il mondo è spartito fra tre colossi, come nel famoso racconto dell’autore inglese. E che dire del movimento politico, una versione più utopista e meno aggressiva dell’attuale Movimento cinque stelle? Per dirla a parole loro, la maggioritaria aggregazione politica è “Una sorta di tropicalismo progressista misto a un inedito liberismo anticapitalista di impianto filo-classista, seppur stemperato da tensioni ideologiche di matrice neo-anarchica a orientamento capitalista post-moderno e vetero-franchista”. Citazione illuminante per capire contenuti e toni di un romanzo molto attuale, dove il messaggio e ridare umanità e consapevolezza all’uso sprocedato ed inarrestabile dei mass media e dei dispositivi che ne permettono la fruizione, recuperando a fini socio politici lo spirito di squadra che è alla base di successi calcistici.

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