Parla di un cantante,
prende il titolo da un suo disco, ma non è un romanzo musicale, anzi. Il
sottofondo struggente, silente quanto rumoroso, sono le dissonanze e non gli
accordi, le crepe, non le suturazioni, le saturazioni e non il colmare i vuoti.
Ma non è melenso né melodrammatico. E’ vita, pura vita, con i sui vivaci colori
e i suoi tragicomici sfondi in bianconero, quando talvolta non piove grigio che
scolora e tutto attutisce. Una storia dove viene
scolpito uno dei comandamenti troppo spesso bistrattati: nella vita non si può
cambiare il carattere ma solo accettare gli eventi