Una lunga lunga intervista confessione che il famoso e misantropo scrittore Prétextata
Tach, riluttante, concede alla fine alla parimenti cinica e indifferente
giornalista presumibilmente alterego dell’autrice del libro, la politicamente
scorretta Amelie Nothomb, di nazionalità belga ma nata in Giappone nel 1967.
Questa lunga e dissacrante diatriba inizia quando di una serie di pavidi e
miserrimi giornalisti hanno già clamorosamente fallito nell’ avere un
colloquio, ma con la donna invece si ha un epico scontro incentrato tutto sul
dialogo, su colpi di fioretto e sciabolate inferte con le parole e ne viene
fuori un ritratto poco consono e a tutto campo, di quest’uomo. scorbutico,
irriverente, misantropo, scrittore, uomo ed artista accuratamente dedicatosi a sbriciolare
qualsiasi forma di empatia o rapporto comunicativo con il mondo, ostico e
allergico a qualsiasi bon ton o benpensantismo, in base ad una sua bizzarra
teoria dell'esistenza. La purezza appartiene solo al bambino, il resto è noia,
cancro, impoverimento, bugia.
Di questa sua semplice teoria egli ne fa una bandiera, una mission difesa con
toni iracondi ed aspri, con una crudeltà ed una ferocia che non ammettono
repliche.