Sempre emozionante,
almeno per me, apprendere la cronaca dettagliata di come e dove si costruisce
un disco importante e non volgarmente “pop”. Dei tanti perché, come e dove. Se
poi il disco in questione ha degli eccelsi meriti e soprattutto , per quanta vuota
retorica possa sembrare, ha fatto la storia, nel suo piccolo, ebbene, la
lettura si fa sempre più avvincente.
Nell' autunno del
1971, Milano, nei nuovissimi studi di incisione della. Fonorama, tecnicamente
all'avanguardia, stanno lavorando duramente in tanti. Come in molti altri studi
di tutto il mondo, perché sono anni dove il rock, inteso più che altro come movimento
e non mero genere, dilaga. Più di tutti sgobbano Franz di Cioccio, batterista,
Marco Pagani violinista e flautista, Flavio Premoli tastierista, Giorgio
Piazza, bassista e Franco Mussida chitarrista ed altro. Il nome del gruppo è
quantomeno inusuale, Premiata Forneria Marconi e la loro musica quantomeno
atipica per il provinciale scenario italiota. Fanno la cosidetta musica
“progressive” e di certo sono tra i più bravi e noti del genere, nel nostro
paese, con nulla da invidiare forse ai mostri sacri anglosassoni del genere,
specie i King Crimson, ritenuti a torto o ragione i loro padri putativi.