"Dolci ore sono perite qui,
Questo è un luogo timoroso -
Entro i suoi confini hanno giocato speranze
Ora inerti nella tomba"
(Emily Dickinson)
Questo è un luogo timoroso -
Entro i suoi confini hanno giocato speranze
Ora inerti nella tomba"
(Emily Dickinson)
Davvero credevate che il
male venisse da Internet? Che la atttualissima mania del cyberbullismo, così trendy come
preoccupazione adesso, sia una conseguenza dei social network e derivati? Non è
così. La crudeltà esisteva già. Anche quella degli adolescenti. Il bene, il
male. Il coraggio, la paura. L’avventura. La fame. La sopravvivenza. Il
desiderio di ritornare a casa. I rifugi, le fughe, le lotte. E tutto con in
primo piano dei bambini ( e qualche pre- adolescente, direi, di età indefinita
a cavallo dei dodici anni). Considerato un classico per antonomasia,
psicologista (psicotico?) dalla prima
all’ultima riga.
Una disgrazia area fa atterrare
una colonia di bimbi su un ‘isola sconosciuta e primordiale, apparentemente
priva di pericoli ma lontana dal mondo dei genitori. La masnada neanche
pubescente, interamente maschile, cerca allora di darsi un’organizzazione,
delle regole, un capo, aspettando di tornare alle coccole di mamma e papà. Ma
siamo lontani dal farlo. E Ralph, acclamato leader, ha mille insidie, comprese
le proprie normali remore, da affrontare.
Certo la distopia, essendo
il contrario dell’utopia, crea disagio in senso emotivo. Certo di rado un
finale tutto sommato consolatorio risulta come qua davvero ben costruito,
solido, impattante. Ma non sono riusciti a farmelo piacere per almeno metà.
Troppo lezioso almeno nella mia traduzione, eccessivamente naturistico, con
queste dettagliatissime descrizioni del giorno e della notte, del colore delle foglie, delle
forme degli alberi e delle rocce. Scarsamente realistico, con parole
improbabili messe in bocca a dei ragazzini spauriti e soli. Inoltre l’utilizzo
di pochissimi dialoghi per lunga parte del racconto lo appesantiscono e ne
limitano ritmo e intensità. Insomma una mezza delusione, anche se mi rendo conto
che tematica ed epoca dello stesso ne hanno fatto un'opera imperdibile.
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