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Roberto Pruzzo. Chi ama il calcio e la squadra della Roma lo amava. Tre volte capocannoniere. Roba da impazzire. Però stavolta non gioca, fa sul serio. E' il capo del governo e deve salvare il mondo o magari solo il suo paese. Tra fantasia e realtà. Tra attualità e futuro distopico. Tra governo attuale e passati scenari. Calcio, app, televisione e una Terra sempre più in crisi. Insomma un viaggio senza ritorno, ma con una speranza. Bisogna fare goal al futuro. E stavolta niente scudetto, ma una vita che sia più vita. Magari dove non ti pare essere controllato da localizzazione Google e ciò che si mangia non è manipolato in laboratorio. E l'IA rimane cosa dovrebbe essere, artificiale, come i fuochi dopo le feste, esplodono, illuminano, fanno gioire e poi si dileguano
Antonio
finalmente ora può riposare. Magari bersi un drink. Liquidata la
florida azienda paterna, causa la morte del genitore, privo di
obblighi famigliari, può godersi il raggiungimento della meta
prefissata. Al termine di un lungo viaggio, anche interiore, è
riuscito a raggiungere Marina di Camarota, dove c’è la sede del
movimento politico più importante dell’ultimo decennio e in cui
alloggia il suo leader maximo, il bomber, ex centravanti tre volte
capocannoniere in serie A, ovverosia Roberto Pruzzo, colui che ha
messo in pratica le teorie politiche dei due fondatori, gli ex
allenatori di calcio soprannominati Pampa ed Umiltè . Non più
giovanissimo Antonio, dopo una vita provinciale ma ricca di successi
lavorativi, aiutando il padre commerciante, ha deciso che è venuto
il momento dell’impegno e ridare una dimensione aggregativa e
socializzante alla nazione, persa a smanettare su smartphone e tablet
, ammalata di stress e ipertensione ed insomma apparentemente sempre
più triste e questa dirompente novità al governo sembra l’occasione
giusta. All’insaputa di tutti nel mondo intanto i capi delle tre
nazioni dominanti (Cina, Germania, Usa)
stanno ordendo un piano di
dominio sulla comunicazione di massa, mentre due ex compagne di
università, celebri per le loro conoscenze tecnologiche, sono al
centro delle attenzioni e chissà se Francis, del Fbi e Rachel, ex
hacker di professione, riusciranno ad impedire in qualche modo il
tronfio programma partito dal desiderio di una mera rigenerazione
del patrimonio audiovisivo. E’
stata una grande sorpresa apprendere in una recente intervista al
“Il Messagero” che Roberto Pruzzo è tutt’altro che un ex divo
del pallone viziato e magari con qualche disastro economico alle
spalle. Un uomo misurato che si gode gli agi derivati dal suo talento
e che sembra affatto disinteressato alla politica. Protagonista
indiscusso del romanzo assieme al suo aiutante Antonio, è attore di
una vicenda irrefrenabile e surreale, con tratti fantascientifici ed
altri al limite della parodia, volta a raffigurare un futuro prossimo
che assomiglia molto al nostro. Evidenti i debiti , fra gli altri,
con la distopia orwelliana di 1984, a partire dal fatto che il mondo
è spartito fra tre colossi, come nel famoso racconto dell’autore
inglese. E che dire del movimento politico, una versione più
utopista e meno aggressiva dell’attuale Movimento cinque stelle?
Per dirla a parole loro, la maggioritaria aggregazione politica è
“Una sorta di tropicalismo progressista misto a un inedito
liberismo anticapitalista di impianto filo-classista, seppur
stemperato da tensioni ideologiche di matrice neo-anarchica a
orientamento capitalista post-moderno e vetero-franchista”.
Citazione illuminante per capire contenuti e toni di un romanzo molto
attuale, dove il messaggio e ridare umanità e consapevolezza all’uso
sprocedato ed inarrestabile dei mass media e dei dispositivi che ne
permettono la fruizione, recuperando a fini socio politici lo
spirito di squadra che è alla base di successi calcistici.
*N.B. originariamente pubblicata per Mangialibri.com
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