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02 febbraio 2018

Canto della pianura (Kent Haruf)

Doveva prima o poi succedere che leggessi anche Haruf. Complice la mia leggendaria distrazione, son partito dal secondo capitolo di una trilogia invece che dal primo. Dal mezzo insomma, come nel mezzo del cammin di nostra vita sono quasi tutti protagonisti di questa storia, al di là che abbiano diciassette o settant’anni, poiché gli sbagli propri o quelli altrui li mettono davanti a delle scelte. Romanzo costruito su più punti di vista che raccontano le proprie vicende che alla fine vengono assorbite da un’unica grande storia, quella del nostro quotidiano fatto di normai disturbanze, improvvisi cambiamenti che ci cambiano tutto eppure ci lasciano così come siamo. Essere umani, con tutto ciò che questo comporta. Una narrazione dal piglio sicuro e senza fronzoli pervasa di intensa umanità.