"Mi chiamo Saad Saad, che in arabo significa “speranza
speranza” e in inglese “triste triste”. A volte sono Saad Speranza e a volte
Saad Triste, ma agli occhi dei più sono niente."
I maledetti del millennio.
Sudore, malinconia
e tanto, tanto coraggio. Ma anche tristezza, paura e un compito improbo.
Come potrebbe poi sopportare la vita un’aspirante rifugiato
politico che però l'Europa intera (e prima anche l'Onu) bolla come mero
clandestino da rispedire al mittente?