Svegliarsi. Preparare la colazione, salutare il marito, accudire
tre figli, nessuna fatica, un immenso amore che travasa, trabocca, rabbocca,
alla faccia del diabete. Aprile è il mese più crudele cantava il poeta Eliot e
purtroppo per Rose questo 3 aprile sarà di una crudeltà inaudita e invincibile.
Il marito infatti, valigie in mano, se ne va. Non è finita una storia, a sua
detta pare che non sia mai iniziata e dunque. Ovviamente lui ha un'altra, a
quell'età è facile mollare tutto e dire ricominciamo, in fondo che costa
lasciare sola lei e tre ragazzi, i soldi comunque ci sono. Storie di ordinario abbandono, quella volgarità comune e legittima chiamata separazione e poi
divorzio, un bel giorno un coniuge si sveglia, decide che quegli anni insieme
si possono fottere ed allora addio. In genere le giustificazioni non ci sono. Anche se a differenza di questo caso, non è solo voglia di avere un altro, più che un'altra vita. Vabbe.