Ragazzo mio, non abbatterti. Sai quanti Riccardo ci sono ora, in questo momento. E quanti ce ne sono stati e quanti ne verranno. Presi da mille distrazioni eppure così concentrati a individuare ed occupare un posto al mondo, piccolo o grande che sia. Perché a 16 anni è così. Che tu sia boomer o generazione Z, l'adolescenza è sempre quella. Magmatica, attraente e repellente, uguale e diversa, insomma è "quella età" che poi sarà la madre e il padre di quelle a venire. Nel ben e nel male. Perché sapete Riccardo sta tanto male, adesso. Sapete come vanno 'ste cose. Ha intuito e poi appurato che è omosessuale. Chissà cosa dirà la madre, perchè è toccato proprio a lui non essere "normale". Ora come ora si direbbe forse "va bene, che sarà mai", ma a inizio anni novanta, vuoi anche per la spettacolarizzazione del terribile aids, l'attrazione per il proprio stesso sesso era considerata ancora una malattia. Ma i tempi cambiano, le convinzioni e convenzioni mediche anche. E meno male.