Parafrasando il Venditti di "Notte prima degli esami", quando la matematica diventa un mestiere. E lo dice chi spesso dà i numeri, ma raramente riesce a domarli. Célio sta sorridendo,
disteso sullo splendido letto del suo nuovo appartamento. È appena andato in
onda il suo impattante spot sull’emittente statale, è soddisfatto. Ora il mondo
spalanca le sue porte per lui, ormai un ex dei quartieri affamati di Kinshasa.
Un premio alla caparbia ostinazione e alla fiducia incondizionata nei poteri
della matematica, materia di cui è padrone. L’assoluto factotum delle manovre
presidenziali, il libidinoso Tshilombo, l’ha preso in simpatia. Il losco figuro
è la longa manus del Presidente, ultimamente vittima di rigurgiti democratici
che indeboliscono il suo dominio. Peccato che la sua guardia fidata, a cui ha
commissionato la sorveglianza di Célio, sia in preda ad oscure paure
ancestrali. Un mondo difficile, questo Congo, in cui il regime resiste, i ribelli
avanzano, l’Occidente preme per motivi di interesse. E Célio ripensa alla sua
infanzia infranta dalla guerra civile, al prete cui deve sostanzialmente tutto,
alla bella collega soggiogata dalla sua rapida ascesa.