“ A generation without name, ripped and torn/
Nothing to lose, nothing to gain/ Nothing at all” cantava tanto tempo fa con
forza e rabbia un giovane gruppo irlandese sanguigno e travolgente chiamato U2
e guidato da un cantante carismatico e visionario dal nome d’arte Bono Vox.
“Una generazione senza nome, lacerata e tormentata niente da perdere, niente da
guadagnare”, urlava allora Bono, in uno dei tanti loro pezzi giovanili ormai
ingiustamente nell’oblio, “Like a song” per l’esattezza. Ecco appunto si era
agli inizi degli anni ottanta e qualcuno con lungimiranza già gettava uno
sguardo in avanti, confrontandosi con le enormi ed avvolgenti pochezze che
stagnavano d’intorno e si preparavano a fagocitare il nostro futuro, il mio, il
suo, il nostro.