Siamo a Madrid, in questo recente fine secolo.
La Spagna socialista ed ormai in grande spolvero, celebra la mania di un suo
tipico affarista bipartisan come Lazaro Conesal. E' ormai tradizione che egli
organizzi un ricchissimo premio letterario tutto di sua mano. Nell'affastellato
e futurista Hotel di proprietà, una ricca, morbosa, claudicante quanto arzilla
e logorroica serie di invitati titilla eccitata atteggiamenti e discorsi in
attesa della proclamazione del vincitore milionario. Ma Labaro, affarista
affine a molti nostri del presente passato e dell'attuale futuro, impelagato con
mani e piedi in transazioni e transizioni politiche poco chiare ma alla luce
del sole, teme per sé, per il figlio, per il mondo intero. Assolda dunque, per
vigilare, questo famoso detective privato Carvalho, noto ormai per la
sconvolgente capacità di risolvere casi intrigati, intriganti e molesti, ma
oramai vecchio e disincantato, lasciato dalla sua leggendaria amante Charo,
prostituta d'alto bordo in quel di Barcellona, sempre più dedito all'alcol che
al cibo (tanto che ha "costretto" il suo editore ha pubblicare sul
serio un volume con le sue ricette sparse fra vari libri), non più accompagnato
nelle sue indigeribili ed affascinanti cene dall'assente assistente Biscuter,
maggiordomo di un altro secolo ed oramai anche lui vittima dei fatti e
misfatti.