Succedono cose nel
mondo, anche oggi. Son successe e chissà quante altre bisognerà vederne. E poi
leggerle, subirle, magari infangare il buon umore ed avere un moto di rabbia,
indignazione, dolore. E' la notte tra il 30 di aprile ed il 1º maggio 1976.
Siamo a Glyfada, luogo natale nei dintorni di Atene, di Alexos Panagulis,
martire e aspirante carnefice del regime totalitario instaurato dai militari in
Grecia fra il 1967 ed il 1974. Egli rimane vittima di un incidente
automobilistico alquanto surreale. Era un personaggio scomodo, fuori dagli
schemi, condannato a morte per un attentato nel 1968 al presidente fantoccio
della dittatura, Papadopulos, poi graziato e rinchiuso in carcere di
isolamento, con un regime di detenzione durissimo, cui lui reagirà con ferma
intransigenza e una certa dose di pazzia mista ad eroismo. Con la pseudo caduta
della Giunta militare, sarà poi amnistiato e successivamente eletto deputato
per un pugno di voti.