Metafisica del contemporaneo. Un partito politico importante. Un leadership inattaccabile
da difendere. Sondaggi. Consenso. Ed una vita propria che sfugge, va via.
Bisogna riprenderla. Enrico se ne va, di nascosto e senza dare spiegazioni. Il
mondo non può girare attorno ad un segretario di partito. Meno male che ha un
fratello gemello. Peccato che sia in centro di igiene mentale. Però alla fine
meglio salvare le apparenze e sostituirlo, costi quel che costi. Anche se alla
fine invece che il tracollo, l’inopinata ed ingiusta malefatta politica si
rivela un successo. Il tutto su un piano speculativo. Con, per
contrappasso, sullo sfondo il sesso,
inteso come istinto primordiale e salvifico, a giustificare la propria
insoddisfazione. Che sia romantico o veloce, rimane l’unica certezza. Dura quasi un attimo, eppure appaga.