Visualizzazione post con etichetta Venite venite B-52. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Venite venite B-52. Mostra tutti i post

23 luglio 2015

Venite venite B- 52 (Sandro Veronesi)


Anni Sessanta, Italia, litorale della Versilia. Il paese è incontaminato e pieno di voglie, esistono scarse regole e nessuno che intenda seriamente far rispettare la legge. Tutto è possibile e l'impossibilità appare una parola ancora priva di senso, questo paese pare rinascere germogliando come fiore dalla terra arida delle sue contraddizioni sociali e psicologiche. Lo stranito e stupefatto protagonista è Ennio, proveniente da un ameno paesetto claustrofobico quanto basta ed ottuso fino al vomitevole, suonatore a tempo perso di sassofono nel mitico gruppo dei Los Locos, inappetenti al successo per DNA, che all'improvviso prende al volo la svolta della sua vita. Dalla proposta d'ingaggio per una intera stagione musicale presso stabilimenti e balere, si trova in mano l'incarico d'autista dell'affarista Saligari, tipico esponente della imprenditoria di quegli anni, spregiudicata e senza vincoli o lacci, ma ancora sufficientemente libera ed apolitica anche se ferventemente anti comunista e comunitaria, scevra da massonerie trasversali, capace di deturpazioni ed affari che di lecito non avevano nemmeno l'odore ma ancora assolutamente indipendente, avventuriera come una volta nel Far West.
Carpe diem.
Tutto cambierà. Anzi no.