“Nel tempo ho perso anche quell’idea confusa di normalità e oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza. "
A volte ritornano. Ma è una ritornare alle origini che diventa sequela interminabile di giorni dell’abbandono, accendendo un fuoco, la necessità di una rivoluzione a quella vita da arminuta, ovvero, traducendo il termine dialettale abruzzese, la ritornata.
"Ero figlia di separazioni, parentele false o taciute, distanze. Non sapevo più da chi provenivo"Una sorta di sliding doors, ma niente ambientazioni d'oltreoceano bensì appunto un verisimile Abbruzzo, tra mari e monti.
Torto, ragione. Paure, emozioni sentimenti. E turbe indecisioni folle sterminate di ansie e timori. Perché sì, è la famiglia naturale, ma lei è stata adottata a pochi giorni. Non è facile I fratelli, al massimo sono amici e neanche tanto in amicizia, di mamma non parliamo, la ritornata è intontita e forestiera, non riesce proprio a capire come quella zotica sia la sua procreatrice naturale quantomeno ostica se non impossibile. Cosa ha fatto di male una bambina per tornare dove non è mai stata. Apparentemente senza motivi, depredata di ogni affetto consolidato, di ogni ingenua certezza? Dalle stelle alla stalle, quasi in senso letterale. Dagli agi, moderati ma sicuri, alla quasi fame, alla rudezza, all'estraneità dopo aver apprezzato il calore di un nido confortevole. Ma non sarà facile dimenticare i genitori adottivi, anche se le sorprese sono dietro l'angolo, le insidie praticamente si respirano e sarà tutto un vorticoso scardinamento e istinto di sopravvivenza. Meno male che la piccola Adriana almeno pare nella sua gracile piccola età esserle vicino.
"-Io forse parlo in piu' troppo, certe volte,- ha ammesso animando per la salita.
-Non hai colpa se dici la verità. È la verità che è sbagliata."