Aveva in parte ragione forse Shakespeare, perché c'era del marcio
in Danimarca, ma non solo. Il gelo non spegne e non fredda gli istinti più
cupidi e morbosi infatti.
Rebecka ha una vita difficile alle spalle, ma sta reagendo. Custodisce due
cani, di cui uno refrattario e selvatico; coltiva semplici amicizie, una con
Krister, uomo forte e innamorato ma sfigurato in volto da un incidente e col
vecchio, paterno Sivving, vera mente storica dei fatti del luogo. L'incarico di
procuratore in questa sperduta provincia svedese serve anche a raccogliere
istanti di intima serenità preclusi altrove.