Ironia
tracimante e tagliente, dettagliate spiegazioni per addetti ai lavori, in una
storia dei nostri tempi. Un Mc Ewan insolitamente umorista, ma con un
tema di portata mondiale ed eternamente attuale, quello delle energie
alternative e dell’incredibile e vorticoso giro di affari che lo
circonda. Se le equipe scientifiche sono perennemente alla ricerca di
fondi, statali e non, affamate dai costi notevoli delle loro
ricerche, le lobby trasversali delle energie tradizionali non perdono
occasione per bocciare e cacciare nell’oblio qualsiasi passo in
avanti sul fronte della alimentazione energetiche che abbia
prospettive rivoluzionarie,
Oltre
tale tema politico predominante, la storia verte su questo anarchico
relazionale, che vagamente può ricordare altri suoi simili in altri
contesti tra cui tra i contemporanei spicca l’irascibile Barney.
Capace di soffrire per l’ultima delle cinque mogli solo perché
ossessionato dal considerarsi proprietario di una donna che invece
prima di lasciarlo si sta vendicando con perfidia dei suoi
tradimenti. Un uomo invidiato e concupito per le sue capacità
scientifiche, ma anche di respingere con forza alla sua età di
ultracinquantenne la possibilità di divenire padre, sino a perdere
se non l’affetto almeno la vicinanza dell’ultima delle sue
compagne. Perfido calcolatore, ma talvolta stolto e puerile, pessimo
economo anche se brillante fisico, un egoista a tutto campo, capace
di far fortuna anche sulle avversità della vita che si procura da
solo. Un romanzo che non mi è parso sempre brillante, ma
estremamente godibile, che ci mostra una versione meno intimista e
riflessiva dell’autore britannico.
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