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18 settembre 2015

Uomini che odiano le donne (Stieg Larsson)


Partiamo dal presupposto che talvolta la chiave di volta per apprezzare un romanzo è magari l'ambientazione. Magari per curiosità di sapore meramente geografico, più che etnico o addirittura antropologico Quando ero giovane (sigh) visitai la Svezia e mi innamorai dei suoi paesaggi, dei suoi silenzi, dei sorrisi gioviali della gente riservata ma non fredda, di quell'aria tersa e libera. Una nazione ricca e per certi versi ambigua, sempre all'avanguardia circa le politiche sociali ma poi funestata da una strana tendenza autodistruttiva. La rutilante introduzione non è comunque caso. Spiega e motiva già da ora il giudizio ed il motivo di interesse per leggere 670 pagine, in poco tempo peraltro, di un genere narrativo che frequento poco, come il giallo classico, benché ami alla follia due giallisti sui generis, assolutamente fuori dalle righe come il primo Pennac e il prolifico Lansdale.