A Peaceville tutto è perfetto. Ma proprio tutto, persino
l'acqua e l'aria sembrano meglio di ovunque. Un'oasi lontana dal rigurgitante
frastuono della modernità. Pace, serenità. La gente qui cerca la felicità, nel
silenzio dipinto di verde del bosco, dove il rumore è stato messo al bando. Qui
a Peaceville è forse un paradiso terrestre, dove si mangia bio e non c'è
litigio, nel buio della notte o alla luce del sole, niente pare possa poter
turbare o disturbare l'animo,troneggia e splende la reciproca armonia di ogni
essere umano lì vivente.
In questo Eden, senza che apparenti serpenti maligni vengano a sibilare
perturbanti tentazioni, in questo luogo ovattato, silente, insomma quasi morto
arriva come un uccello del malaugurio Uto Drodenberg, già di suo troppo
impigliato nei tipici dilemmi dilemmati della sua giovane età, diciannove anni
benedetto ragazzo, non buttarli con questa apparente aggressività, questa
ostentata indifferenza, questa malcelata insofferenza. Ma forse non è così
cattivo, il nostro. E' giovane. E peraltro, come se non bastasse, si porta
appresso un fardello pesante, il padre si è suicidato facendo scoppiare una
palazzina ed il fratello ha accusato Uto di essere la cagione del disastro.
D'altronde Caino uccise Abele, son cose che purtroppo succedono nelle migliori
famiglie, anche quelle bibliche.