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05 settembre 2018

Giuliano (Gore Vidal)

Libanio e Prisco l’Epirota. Si scambiano lettere. A volte confidenze, oppure si lasciano andare a dispute dotte. Ormai sono vecchi. Più di metà della vita possibile se ne è andata. Ma gli rimane un cruccio. Riabilitare l’imperatore romano Giuliano l’apostata, ingiustamente denigrato per questioni prima politiche che socio-religiose. I suoi successori vogliono l’oblio oppure la calunnia. Ma questo non è possibile, anche se i cristiani ormai sono infinitamente più potenti di qualunque senato o corte imperiale. Mi rimane ancora oscuro come sia possibile che il narratore statunitense Gore Vidal sia ancora relegato fra i minori o perlomeno non sia uno dei più noti. 

26 aprile 2017

Augustus (John Edward Wiliams)

Si può immolare la propria vita e quella di molti moltissimi altri in nome di un’idea, anzi un ideale? E siamo davvero sicuri che la comune brama di successo e potere, il coronamento della propria esistenza con il titolo di imperatore non abbia i suoi lati negativi?
Eccolo,  chiedetelo all’Ottaviano Augusto, un uomo comune con una vita straordinaria anche grazie al suo talento politico, di questo romanzo, meno filosofico dell’Adriano dello Yourcenar ma decisamente più terreno e a suo modo fragile della figura mitica che i suoi agiografi hanno voluto tramandare ai posteri.