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01 dicembre 2014

Il processo ( Franz Kafka)

Vorrei incontrare chi non si è mai sentito in colpa. Sì, anche quello che magari beccate spesso sull'uscio di casa, la barba fatta, il volto magari insipido ma senza macchia o paura, gli occhi lontani, l'animo impermeabile a qualunque sforzo, fatica o dannato impegno di questa vita che ci vive e ci muore dentro senza che possiamo fare nulla. Oppure la donna ineffabile, tanto bella che eppure si dà, quella che volteggia, circuisce eppure eccola lì, bella statuaria, irraggiungibile, come i cellulari, questo maledetto aggeggio che ormai domina la vita o la riempie, nel caso di esistenze che hanno bisogno di essere riempite. Come il mio portafoglio, per dire.
"Qualcuno doveva aver calunniato Josef K., poiché un mattino senza che nulla avesse fatto di male, egli fu arrestato." 

24 giugno 2014

La metamorfosi (Franz Kafka)


In linea di massima siamo portati a pensare che dentro di noi non ci alcuna parte mostruosa o comunque non edificante e che invece magari questo problema riguarda il prossimo. Sono gli altri, sempre e comunque, ad essere magari bestiali o capaci di bestialità.
 Tipico dell'essere umano è evitare lo specchio e dilettarsi nel deridere gli aspetti altrui. Ma provate a pensare quante volte l'esteriorità arriva a dirigere i percorsi di una esistenza, provate solo ad immaginare cosa significhi che non sempre l'aspetto fisico corrisponda per forza a quello psichico ed interiore. L'apparenza inganna, si dice, ma tronfia e loffia vince sempre, specie qui da noi, popolo massmediatico ed affamato di futilità evanescenti, di quello che si dimentica, più che di sostanza. Non venitemi a dire che siamo eccezioni, che io, tu, voi no, non commettiamo peccato. L'eccezione conferma la regola.