Lo so.
A volte il titolo mi prende e porta via, come una passione insana e insanabile. E questo titolo ha quelle peculiarità. Poi l'ambientazione. Questa meraviglia delle meraviglie che tutti chiamano anni sessanta. Dove tutto poteva succedere, molto forse pareva accadere e poco, a stringere le conclusioni, fece succedere in seguito, se non un inesorabile stritolamento delle impossibilità allora apparentemente possibili.
Italia era e Italia è rimasta, con qualche pseudo liberalizzazione in più e qualche corporazione che si è accorpata in corporazioni più grande. E qualche rigurgito xenofobo di sapor provinciale che ogni tanto qui e là goffamente fuoriesce, così stolto da essere quasi folkloristico, benché deprecabile.
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25 novembre 2014
16 luglio 2014
Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi (Alessandro Piperno)
Dio
li fa e poi li accoppa? può darsi.
Leo
Pontecorvo è sfortunato, forse. L' intero suo mondo, così
teneramente edificato con superiore pazienza, si distrugge per
implosione durante la breve durata di un servizio giornalistico al
telegiornale serale. Una sorta di “Disastro praecocs”. Già Leo
non passava un gran periodo. Capita. Una serie di impicci
appiccicaticci e morbosi che lo stavano estraendo chirurgicamente
dalle sua vita dorata per fargli sentire un poco i morsi della
difficoltà incipiente. Ma quando lo speaker annuncia davanti alla
sua famiglia dedita al rito della cena serale che è sotto inchiesta
per aver concupito una dodicenne, peraltro ragazza del suo secondo
figlio, nulla può fermare la disintegrazione.
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