martedì 29 aprile 2014

Il pallonaro (Luigi Romolo Carrino)


Calcio. Sesso. Omosessualità. Un romanzo italiano che racconta dell'ossessione nazionale, quella pallonara appunto, rilanciando con forza un tema di attualità scottante, i diritti degli omosessuali e denuncia il muro di gomma costruito dall'omofobia ed altro ancora. Ma questo spot trailer potrebbe risultare fuorviante, perché in fondo questo romanzo di Carrino, scrittore coraggioso e talentuoso, è soprattutto un romanzo d'amore, a volte duro e crudele come solo certi sentimenti intensi ed osteggiati sanno essere. Diego De Martino, attaccante, Stefano Baldini, portiere, si amano. Che problema c'è?


E bravo De Martino. Ma come ti sei permesso, ma cosa ti viene in mente, mi chiedo io. La serie A a poco più di vent'anni e con i neroverdi, una squadra niente male.Poteva bastare. E tu no, invece vai a pazziare. Primo: il calcio è roba da maschi, ma ti devo insegnare tutto? ma non lo vedi come vengono  trattate squallidamente da noi le donne che fanno le calciatrici? e allo stadio dimmi, chi è la maggioranza? Poi. Il calcio deve essere macho ed incorruttibile, solo compagne mozzafiato possibilmente top model oppure ballerine. Questo è il pallone, ragazzo mio. Cosa si è creata a fare allora una sorta di lobby per proteggerlo dagli scandali del doping, dal cancro delle scommesse, dai maneggi politici ed ancora altro?
De Martino, lo so, sei troppo giovane, 'nu guaglione. Marco Natti, tuo procuratore che ti viene a schiaffeggiare quando ti lasci andare te lo ha detto più volte, "non fare cazzate". Non ti vuole bene, tu sei il suo lavoro ed allora vedi di non procurare altri guai, che poi tuo padre chi lo sente. Lascia perdere il tuo portiere Stefano Baldini, piantatela di baciarvi la sera sotto casa e di vedervi tutti i giorni, che se vi becca qualche paparazzo oppure un tifoso, poi sono problemi che tu manco ti immagini, lascia perdere l'ammore, la verità, i sentimenti, sei un calciatore ed il dio calcio sopravvive a tutti anche a sé stesso solo facendo osservare le proprie aride, bieche e secolari regole.

Meno pretenzioso di Esercizi sulla madre, ma accuratamente lavorato lessicalmente e sintatticamente, Il pallonaro è romanzo che racconta più urgenze contemporanee ed emotive, che abissi interiori e dissidi psicologici come quello citato. In ogni caso Carrino conferma la sua notevole abilità e la  ricercata perizia per maturare uno stile proprio, incisivo e convincente. Viene delineato senza ammiccanti fronzoli un quadro impietoso del mondo calcio, anzi, del backstage di questo sport che appare non solo sporcato ed imputridito, ma ostinatamente difeso ed isolato per celare i torbidi segreti che cela, fatti di  sesso a pagamento, droga e corruzione, virus che lo permeano in ogni centimetro del suo sconsolante perimetro di gioco. Un mondo dove oltre la partita c'è solo umana decadenza e indecente e quasi selvaggia perdizione.

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