Manuela è sul letto dopo aver fatto l’amore con Mattia, che si sta
facendo una doccia, e guarda furtiva il portafoglio di lui. Quale
migliore occasione per sbirciare i documenti e finalmente carpire
qualche verità su quell'uomo avvincente ed affascinante, praticamente
irresistibile ma pieno di oscuri misteri? Lei lo sa, si sta innamorando
già, malgrado lo conosca solo da pochi giorni. Nonostante la sua
condizione di convalescente. Perché Manuela Paris è reduce da un
attentato in Afghanistan, dov'era nel contingente italiano in missione
detta “umanitaria”, uno dei primi ufficiali donna a partecipare a quella
operazione in terre ostili e pericolose, in cui basta un attimo perché
si compia un destino anche tragico. Sei mesi prima, in giugno, un
kamikaze ha reciso le vite di tre uomini del suo plotone e ha ridotto
lei un relitto, ficcandole criminali schegge nel cervello e spezzandole
in più parti una gamba che per ora non vuole saperne di tornare come
prima.
10 marzo 2014
05 marzo 2014
Rosso Floyd (Michele Mari)
Fine
anni sessanta. In un clima mondiale di generale ribellione all'ordine
precostituito, dove i giovani slacciano i vincoli di sangue e
obbedienza verso tutto e tutti, la musica rock sta per aprire quello
che probabilmente è il suo decennio più significativo. Non mi
azzardo a dire il migliore, ci mancherebbe. Ma sicuramente quello che
ha diviso e sancito cosa il rock può essere e cosa non potrà mai
diventare.Senza nessun dubbio.
Tra le decine, centinaia di band
che affollano i palchi di tutti locali possibili ed immaginabili, da
un'anno a Londra si è accesa fra le altre la luce variopinta e
fibrillante dei Pink Floyd, gruppo effervescente e psichedelico,
guidato dal fantasmatico, fantasmagorico chitarrista Syd Barrett. Nel
gennaio 1968, dopo un lungo anno fatto di tensioni, malumori, brutte
figure, la band allontana il leader, preda di droghe e depressione e
lo sostituisce con un astro nascente, David Gilmour. Inizia l'era che
comunemente si suole definire appannaggio di Roger Waters, bassista
paranoico ma geniale, progressivamente poi divenuto leader
incontrastato del gruppo, quasi un padrone, fino ad inizio anni
Ottanta, domo il mitico e stra-venduto The Wall.
04 marzo 2014
I terribili segreti di Maxwell Sim (Jonathan Coe)
Uomini e no
Esistono
tanti modi di perdere. E per certi versi è una parte difficile
quella del perdente, impegnativa, poca remunerata peraltro,
materialmente ed emotivamente. Ma il signor Sim, 48 anni spesi male
e, purtroppo, senza accorgersene, sembra davvero a suo agio, nel
perdere tempo, occasioni. Però diciamocelo, che delusione, mio amato Coe.
La solitudine dei numeri primi (Paolo Giordano)
Un solo terrificante dolore. Fisco o morale che sia. Che segna l'anima e marca fuoco, in maniera indelebile ed inesorabile, il resto della vita.
Non si può dimenticare, non si può far finta di nulla.
Purtroppo.
La storia di due rette parallele che si incontreranno solo nell'infinito, non nella vita
Tanto per esempio, ho sopportato dei lacrimanti et stucchevoli e mielosi celebrati testi (da Ammanniti a Brizzi arrivando al mitico e deprecabile Moccia e la decantata Avallone) che insomma, un giudizio positivo gli si dà volentieri.Magari aspettando la seconda prova, non avendo paura della generosità.
Non si può dimenticare, non si può far finta di nulla.
Purtroppo.
La storia di due rette parallele che si incontreranno solo nell'infinito, non nella vita
Tanto per esempio, ho sopportato dei lacrimanti et stucchevoli e mielosi celebrati testi (da Ammanniti a Brizzi arrivando al mitico e deprecabile Moccia e la decantata Avallone) che insomma, un giudizio positivo gli si dà volentieri.Magari aspettando la seconda prova, non avendo paura della generosità.
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