Invecchiare. Che brutta parola. Che segna il destino di tutti, uno per uno. Almeno che il filo tenue che ci lega alla vita venga reciso prima ed allora il problema non si pone in essere. Tutti vorrebbero fermare il tempo, possibilmente ad un età giovane, gagliarda, quasi splendente. Finché è un desiderio, va bene, gli esseri umani sono una speranza continua senza mai arrivo. Ma se diventa una ossessione, allora il discorso cambia.
28 maggio 2014
27 maggio 2014
La diva Julia (William Sommerset Maugham)
Abbasso la vecchiaia, evviva la bellezza per sempre, la gioventù. C'aveva già provato Dorian Gray, ma non conta. La vita è un immenso palcoscenico. Parliamone, Julia Lambert. Dunque per vivere bisogna sapere recitare. Metafora trita e ritrita che ma che nasconde molteplici angoli di visione: pirandelliani, kafkiani, shakespeariani e chi più ne ha ne metta. Ma oggi ne parliamo solo con te, Julia, ovvero la diva protagonista incontrastata, very one-woman- show di questo romanzo, un po' madame Bovary e un po' Britney Spears, con la sua storia parabola di molte esistenze femminili di grido. E non gridiamo assieme, a volte il silenzio é d'oro.
26 maggio 2014
Amanti (Lucia Noviello)
Presa da qui |
Romanzo erotico?' uhm perché no. A parte pruriti tipici dell'uomo con gli "anta" sulle spalle, magari provare. Poi "Amanti", bello, titolo evocativo, originale e usato pochissimo in letteratura. Ma succede, vieni fregato come un pivello. Perché le cose sono due: o la mia nozione di erotismo probabilmente ha valore archeologico ed ormai significa tutt'altro da come la intendo oppure semplicemente, molto più semplicemente, per vendere qualche copia in più si ammorbano un centinaio di pagine con un migliaio di paragrafi hard e così un racconto che magari nessuno ti pubblicava riesce ad avere un editore. O forse no. va bene. vediamo allora cosa dire in questa recensione frigida e brevissima a "Amanti" di Lucia Noviello, non un pivella, ma giornalista e scrittrice che bazzica editoria e mass media.
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La pazzia di Dio (Luigi de Pascalis)
Grande prima guerra mondiale alle porte, la piccola piccola provincia risponde presente all'appello patriottico del re.
Il treno sta partendo e Andrea non prova il minimo rimorso. In quel settembre del 1915, nonostante il prodigarsi della madre per farlo esonerare dalla leva, parte volontario per andare al fronte, perché come il sovrano ha dichiarato, l’Italia è in guerra e anche lui deve dare il suo contributo, anche se vive in un paese sperduto sulla Maiella abruzzese, l’umile e chiacchierone Borgo San Rocco ed è membro della rinomata e ricca famiglia Sarra che potrebbe pure esimersi dall'essere in prima linea, che i ricchi possono sempre e tutto. Anche in nome di Dio, un Dio onnipresente nel paesetto, che però appare sordo ed insensibile, come spesso accade, nei momenti di difficoltà.
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