29 maggio 2014

Caduta libera (Nicolai Lilin)

Guerra, nient'altro che una sporca guerra.
Nicolai sta tornando stremato dall’ennesimo combattimento. Cerca solo il letto e deve bonificare il cervello dagli istanti cruciali dell’ultimo assalto Fa parte come militare di leva delle truppe russe che hanno invaso la Cecenia per la seconda volta. Le sue capacità di cecchino lo hanno fatto ben presto apprezzare dai colleghi, nonostante sia lì per punizione e non per amor patrio, causa insubordinazione nel centro reclute. Viene dalla Transinistria, regione moldava secessionista ed ha passato la gioventù in Siberia. Non si è fatto mancare nulla, nemmeno il carcere minorile. Insomma, ha la pellaccia dura. Autobiografico, duro ed intenso.

28 maggio 2014

Jezabel (Irene Nemirowsky)


Invecchiare. Che brutta parola. Che segna il destino di tutti, uno per uno. Almeno che il filo tenue che ci lega alla vita venga reciso prima ed allora il problema non si pone in essere. Tutti vorrebbero fermare il tempo, possibilmente ad un età giovane, gagliarda, quasi splendente. Finché è un desiderio, va bene, gli esseri umani sono una speranza continua senza mai arrivo. Ma se diventa una ossessione, allora il discorso cambia.

27 maggio 2014

La diva Julia (William Sommerset Maugham)

Abbasso la vecchiaia, evviva la bellezza per sempre, la gioventù. C'aveva già provato Dorian Gray, ma non conta. La vita è un immenso palcoscenico. Parliamone, Julia Lambert. Dunque per vivere bisogna sapere recitare. Metafora trita e ritrita che ma che nasconde molteplici angoli di visione: pirandelliani, kafkiani, shakespeariani e chi più ne ha ne metta. Ma oggi ne parliamo solo con te, Julia, ovvero la diva protagonista incontrastata, very one-woman- show di questo romanzo, un po' madame Bovary e un po' Britney Spears, con la sua storia parabola di molte esistenze femminili di grido. E non gridiamo assieme, a volte il silenzio é d'oro.


26 maggio 2014

Amanti (Lucia Noviello)

Presa da qui

Romanzo erotico?' uhm perché no. A parte pruriti tipici dell'uomo con gli "anta" sulle spalle, magari provare. Poi "Amanti", bello, titolo evocativo, originale e usato pochissimo in letteratura. Ma succede, vieni fregato come un pivello. Perché le cose sono due: o la mia nozione di erotismo probabilmente ha valore archeologico ed ormai significa tutt'altro da come la intendo oppure semplicemente, molto più semplicemente, per vendere qualche copia in più si ammorbano un centinaio di pagine con un migliaio di paragrafi hard e così un racconto che magari nessuno ti pubblicava riesce ad avere un editore. O forse no. va bene. vediamo allora cosa dire in questa recensione  frigida e brevissima a "Amanti" di Lucia Noviello, non un pivella, ma giornalista  e scrittrice che bazzica editoria e mass media.