Dell'odio, dell'amore e d'altre diavolerie
Stephen King. Il re, il maestro, l'insuperabile genio del thriller, a detta dei suoi milioni di fedeli fans. L'autore di opere che hanno segnato la memoria collettiva dei lettori, da Cujo a Shining a Misery a It.
Stile preciso, ritmo incessante, patterns quasi perfetti, congegno narrativo
che insomma nei suoi minimi meccanismi ingabbia l'attenzione e l'emotività del
lettore senza sotterfugi od inganni, qualche caduta di tono nelle descrizioni
perché talvolta appesantite da un'aggettivazione continua anche se mai
ridondante, ma che a volte si impelaga in termini barocchi e desueti, in pseudo
lirismi che, è bene dirlo, possono dipendere anche da una cattiva traduzione,
tanto sono destabilizzanti ed estranei al contesto linguistico e narrativo. Una storia di odio, cattiveria, amore ed istinto. Una storia di uomini.