05 marzo 2014

Rosso Floyd (Michele Mari)

Fine anni sessanta. In un clima mondiale di generale ribellione all'ordine precostituito, dove i giovani slacciano i vincoli di sangue e obbedienza verso tutto e tutti, la musica rock sta per aprire quello che probabilmente è il suo decennio più significativo. Non mi azzardo a dire il migliore, ci mancherebbe. Ma sicuramente quello che ha diviso e sancito cosa il rock può essere e cosa non potrà mai diventare.Senza nessun dubbio.
Tra le decine, centinaia di band che affollano i palchi di tutti locali possibili ed immaginabili, da un'anno a Londra si è accesa fra le altre la luce variopinta e fibrillante dei Pink Floyd, gruppo effervescente e psichedelico, guidato dal fantasmatico, fantasmagorico chitarrista Syd Barrett. Nel gennaio 1968, dopo un lungo anno fatto di tensioni, malumori, brutte figure, la band allontana il leader, preda di droghe e depressione e lo sostituisce con un astro nascente, David Gilmour. Inizia l'era che comunemente si suole definire appannaggio di Roger Waters, bassista paranoico ma geniale, progressivamente poi divenuto leader incontrastato del gruppo, quasi un padrone, fino ad inizio anni Ottanta, domo il mitico e stra-venduto The Wall.

04 marzo 2014

I terribili segreti di Maxwell Sim (Jonathan Coe)

Uomini e no

Esistono tanti modi di perdere. E per certi versi è una parte difficile quella del perdente, impegnativa, poca remunerata peraltro, materialmente ed emotivamente. Ma il signor Sim, 48 anni spesi male e, purtroppo, senza accorgersene, sembra davvero a suo agio, nel perdere tempo, occasioni. Però diciamocelo, che delusione, mio amato Coe.

La solitudine dei numeri primi (Paolo Giordano)

Un solo terrificante dolore. Fisco o morale che sia. Che segna l'anima e marca fuoco, in maniera indelebile ed inesorabile, il resto della vita.
Non si può dimenticare, non si può far finta di nulla. 
Purtroppo.
La storia di due rette parallele che si incontreranno solo nell'infinito, non nella vita
Tanto per esempio, ho sopportato  dei lacrimanti et stucchevoli e mielosi celebrati testi (da Ammanniti a Brizzi arrivando al mitico e deprecabile Moccia e la decantata Avallone) che insomma, un giudizio positivo gli si dà volentieri.Magari aspettando la seconda prova, non avendo paura della generosità.

27 febbraio 2014

Gli invisibili (Nanni Balestrini)


Anni Settanta. Tensione, scontro, coraggio e paura, tanta paura. Le piazze un'arena, i vicoli un'imboscata, il nichilismo che anima più di un cuore e molti cervelli del gregge, del branco, del. E poi scontro, scontri, scontrarsi. È guerra, ma nessuno la chiama così. Verranno bollati come anni di piombo, verranno ricordati solo alcuni episodi e di quello che successe veramente in realtà si cancellarono le tracce. Fino appunto a rendere praticamente invisibile una intera massa di persone, la maggioranza di una generazione o comunque una parte significativa.O anche insignificante. Perché di questi dettagli,a quanto pare, a loro non fregava nulla né interessavano a chi li combatté con forza e durezza, fino a cancellarli, a renderli per sempre nulla o anche poco meno di nulla.

24 febbraio 2014

Adamante. Ciò che resta del nero (Maria SIlvia Avanzato)

Un comunità lontana dal centro del progresso, per certi versi ancora legata a figure e vite rimaste nel passato.
Un cinema voluto addirittura dal duce e che ha rappresentato più che un luogo di svago, per tutti, ma che racchiude segreti che nessuno vuole raccontare più.
Un buio incipiente.
Un strana, misterica aria di morte che si respira attorno.
E vecchie leggende che ancora fanno parlare di sé.
Una narrazione polifonica che non perde mai il filo.
Incalzante, ritmata, ma molto misurata e solida.

Una vera sorpresa questo Adamante, noir di Maria Silvia Avanzato per Edizioni della sera 




19 febbraio 2014

Almost blue (Carlo Lucarelli)

Il cieco. Lo schizofrenico ossessionato dalle campane. La giovane ispettrice della polizia in preda a sindrome mestruale conclamata. Una Bologna a tinte dark, più simile ad una terra desolata che a quella matrona grassa e dalla risata facile di cui si ha sentore vedendola dal vero.
Pochi ingredienti per proporre una ricetta noir che tenta di offrirsi come giallo, ma che invece ci fa assaporare molti altri colori. Col sottofondo musicale dell'immortale Chet Baker.


16 febbraio 2014

Non salutare papà (Poggiamorella)



Separazione. Figli. Tribunali. Lotte.
Mai possibile che l'unico innocente, il figlio, debba pagare il dramma del conflitto, spesso violento, tra padre e madre?
Un altro dei buchi legislativi italiani, troppo spesso dimenticato a favore di quelli più cruenti e massmediatici quali la violenza sulle donne o l'omofobia.
Tratto da una storia vera, più che un romanzo una denuncia che seppur nella soggettività delle esperienze, lascia riflessioni e questioni insolute sul tavolo. Poggiamorella "Non salutare papà"

12 febbraio 2014

Vergogna (John Maxwell Coetzee)


David Lurie. Professore universitario in balia di profondi sconvolgimenti e rivolgimenti.
Un'accusa infame da parte di un allieva infida.
Un mondo che non riconosce più, quello del Sudafrica, ancora pervaso ed invaso dalle tenebre del razzismo.
E poi sua figlia, lucidamente ribelle, omosessuale, alla ricerca di isolamento, dignità, fierezza.
E poi la cieca e sorda violenza degli uomini.
Alla fine forse vale la pena di amare solo gli animali.
Forse.
Questo ed altro racconta Vergogna di John Maxwell Coetzee, Nobel nel 2003.