22 ottobre 2014

Scatole cinesi. Quattro stagioni per il detective Malone (Soti Triantafillou)

Non è un buon anno a quanto pare per New York, questo 1990. Non che altri anni fossero andati meglio, peraltro. Dall'anno precedente il crimine organizzato e non pare prendere il sopravvento. Nonostante che un acclarato mafioso come Gotti sia stato incastrato, finalmente. Ma se la lotta al crimine da una parte vince, dall'altra recede vistosamente.
Aumentano vertiginosamente crimini inspiegabili ed efferati, soprattutto le rivendicazioni delle minoranze etniche, che oramai sono quasi maggioranza schiacciante e stanno dilagando oltre i tradizionali confini di quartiere. I cinesi oramai infatti stanno notevolmente allargando la propria presenza ben oltre lo storico Chinatown. E non hanno nessuna intenzione di fermarsi, peraltro. E l'ex poliziotto Malone non ha nessuna intenzione di fermarli. Per ora.

19 ottobre 2014

Le irregolari

"They're dancing with their fathers/ They're dancing with their sons/ They're dancing with their husbands/ They dance alone /They dance alone" (Sting) .
Non è un giardino ma vien voglia di parlare di vegetali. Non sono salici piangenti, ma rose sfiorite, e le spine ancora pungono all'interno del cuore. Non hanno particolari ideali, o cognizioni teoriche di stampo filosofico, anche se alla fine finiranno divise, certe che la propria strada è unica e non condivisibile. Sono spinte da uno dei più naturali ed animali istinti, quello materno. Chiedono un bene che non ha prezzo, che non viene venduto nei supermercati, che dovrebbe essere concesso a tutti ma che nella storia del mondo ha sempre avuto una scarsa circolazione e mai crisi d'inflazione. Loro vogliono solo la verità. Può costare tanto a volte, quasi tutto. 

16 ottobre 2014

Un posto anche per me - (Francesco Abate)

Peppino è grande. Smisurato. Dal profondo del suo solitario vagare ed il suo magico olfatto. Grande, ecco. Non solo per la sua stazza fisica oggetto di continui sberleffi sin da bambino. Vive di notte, viaggia in questa Roma spettrale e multietnica su bus stracolmi di storie ed indifferenza, sguardi atroci o vacui, aliti pestilenziali, si siede in fondo e si parla da solo, per farsi compagnia, rievoca, riesuma, non cede un centimetro alle arrembanti nostalgie e malinconie.
Ma dietro questa compassata arrendevolezza, dietro questo rassegnato buonismo si cela quella forza che i cattivi, gli stolti, quelli che hanno fatto fortuna o l'hanno avuta in eredità, non potranno mai avere. Si cela la voglia di vivere e viversi tutto, quando ce ne sarà l'occasione.

08 ottobre 2014

L'imboscato (Pietro De Santis)



Marco sta in fissa per Lidia, bella, disinibita, pure libera ora. Non si accorge che per ora è solo amico, quella parola terribilmente bella e fragile che le donne dicono quando sono altrove. Ma ha ceduto, si sacrificherà per lei e chiederà al suo arcigno datore di lavoro di trovare le informazioni su Gruber. La casuale conoscenza con quel tedesco anziano e malmesso non solo ha eccitato la ragazza, ma ha messo i due giovani in una posizione di non ritorno. Ora vogliono sapere se sono stati presi in giro oppure no.  La storia raccontata dal ex pilota della aviazione tedesca durante la seconda guerra mondiale è quantomeno intrigante. Perché si dice protagonista di un clamoroso caso di dissimulazione: far trovare in quel lontano aprile 1945 agli invasori russi il corpo di Hitler morto, dopo un suicidio. Mentre in realtà il dittatore nazista, grazie all’operato di Gruber stesso,  sarebbe stato accolto, non proprio a braccia aperte dagli Usa, che intanto sfondavano ad Ovest ed avevano bisogno di lui in funzione anti comunista…