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17 ottobre 2024

La musica nel tempo (Ferdinando Fasce)

I quattro scarafaggi più famosi del mondo. Non a caso chiamati i fab four, i quattro favolosi. Un’avventura durata addirittura meno di dieci anni e che lascerà un’impronta indelebile ed incomparabile nell’ambito della storia della musica pop. Perché loro no, non sono rock. Come genere e come atteggiamenti. Loro sono più che altro unici. Ma nel corso del 1970 la loro unione si interrompe. Insanabili divergenze e le urgenze di carriere soliste ( per tre componenti: Lennon, Mc Cartney e Harrison, il batterista Ringo Star è sempre stato un mero comprimario, seppur leale e fedele) non lasceranno scampo. Sono lontani gli epici tempi di Amburgo, quando ancora sconosciuti e pivelli erano costretti a lunghi ed estenuanti tour de force giornalieri per esibirsi in locali dove certo la musica non era l’unica attrazione. Poi verranno la fama, i contratti capestro, la ricchezza a volte sperperata, le droghe, la politica, Yoko Ono. Ma certo nessuno come loro è stato capace di divenire mania globale, in un’epoca dove non esistevano internet, fake news e la televisione stava appena imponendosi in quasi tutto il mondo occidentale, come preponderante e indiscutibile mezzo di comunicazione di massa, senza scordarsi del decisivo apporto di alcuni personaggi decisivi per far conoscere al mondo la magia musicale del gruppo: Due nomi su tutti: Brian Epstein, manager e George Martin, produttore. Anche gli esseri umani più talentuosi ( e fortunati) hanno dei padri putativi. Anche dei  supereroi come i marvelliani Avangers, pensate. Figuriamoci quattro allora anonimi e post adolescenti di Liverpool.

08 settembre 2024

In Sardegna non c'è il mare (Marcello Fois)

Il mondo, si sa, è pieno di sorprese e pertanto può succedere che la Sardegna, terra amatissima soprattutto per le sue coste spettacolari, abbia in realtà un suo cuore. Un vero baricentro su cui son state divulgate leggende che ovviamente non corrispondono al vero, dove non vi sono spiagge né acque limpide, insomma, non c’è il mare, ma una storia e delle storie tutte da raccontare. La Barbagia raccontata da un barbaricino allora rivela i suoi segreti. Partendo dall'abbattere i numerosi luoghi comuni con cui son stati sempre tratteggiati i nativi di questa zona dell’interno, con i tratti impervi ma anche un’umanità varia e naturalmente fiera, con le sue asserzioni ancestrali ma anche con le evidenti contraddizioni e controindicazioni reali. E di una terra orgogliosa di sé stessa, spesso lasciata sola ma fiera della sua isolata unicità, ci parla un contemporaneo e conterraneo molto capace come Marcello Fois, per un testo che, con mia sorpresa, al momento in cui scrivo è introvabile, se non su il siti tipo  "Il libraccio", che appunto vende usato e fuori commercio, o Unilibro. Misteri dell'editoria per un libro che sconfessa i presunti misteri sardi, come ad esempio s'apprende che i sequestratori sono considerati scemi, malvisti ed isolati, ma non per questo tutti gli abitanti son disposti a farne i nomi a chi non li sa, rischiando la vita, tra le altre cose.

04 giugno 2024

Siete stati lì (Fabio Galati, Laura Montanari)

Ebola è una malattia ma anche una entità diabolica: annienta chiunque, i soldati che vigilano, i medici che curano. E poi c’è polvere sui vestiti, scarseggiano medicinali, ma un dottore non può arrendersi, è la sua missione. “Ebola impone solitudini e disciplina, pensieri, ordine”. Una battaglia insomma, forse una guerra, chissà se ci sono vinti. O vincitori.
Nguyen Van Tanh non sa né leggere né scrivere. Nel 1969 ha visto bombe straniere cadere sul suo Vietnam. A 78 anni sul fiume silenzioso ancora pesca reperti e ravviva la memoria: “Si comincia a morire da lontano, quando nessuno sente”.
A Milano, città una volta da bere ed ora un po' bevuta, invece anche durante l’EXPO ci sono i cacciatori di briciole, gli esodati, i residui non conteggiati nelle statistiche. Dopo i quaranta anni difficile trovar lavoro, anzi quasi impossibile: non si pagano bollette, affitti, mutui, allora ecco la strada, i bidoni della spazzatura dove rovistare in cerca di sostentamento, prima di annegare nella disperazione meglio attenuare i morsi della fame.
Il buon Kramer è diventato campione del mondo con la Germania nell’edizione del 2014 dei mondiali di calcio, ma ha avuto una enorme colpa: una gomitata forse involontaria l’ha sdraiato per terra. Mentre i suoi compagni andavano a vincere lui perdeva conoscenza, lui, riserva acclarata in campo per un infortunio del titolare Khedira, lui che perde l’occasione di essere finalmente protagonista.E poi ancora, come un random senza logout, siamo nel mondo del carcere, un altro dei condannati non ce la fa più ma non chiede la grazia, semplicemente di non affogare in nauseabondi odori, di non dormire in celle sovraffollate, di non scontare la pena vivendo…

02 gennaio 2019

La morte della farfalla (Piero Citati)

Zelda e Francis Scott. Miss Saire e Mister Fitzgerald. Lui rimarrà per sempre nel cuore di molti lettori, noto soprattutto per quello che è considerato un classico, ovvero Il grande Gatsby ma autore anche del pregevole Tenera è la notte, oltre che diversi fortunati racconti. Si sono amati? Forse. Anzi sicuramente, Per quanto volere avere certezze dall’amore è come avere fiducia nell’oroscopo. Bisogna avere fede nelle stelle anche quelle cadenti. Un testo interessante, con le eleganti chiose di Piero Citati sul tormentato amore tra uno scrittore di pura razza come anche alcolista indefesso ed una bellissima, trasognata, aspirante ballerina.

09 maggio 2018

La tela del ragno (Sergio Flamigni)

Non si faceva che parlare di ciò. Niente cartoni animati, o regali per il prossimo compleanno. Questo Moro era invadente, era nei cuori e negli occhi di tutti noi. Anche di chi non l'aveva mai visto o sentito e neanche immaginava chi fosse. Nell'epoca in cui finalmente arrivavano le cosiddette televisioni libere, la onnipresente Rai faceva il proprio comodo, i telegiornali non avevano contraddittorio, ammesso e non concesso che in futuro sia venuto il tutto, dopo il lutto. Era il 1978, quarant'anni  fa. 

18 agosto 2016

Soli eravamo (Fabrizio Coscia)

Che ne sapete voi, di come sono gli artisti. Gente strana, per niente comune. Oppure talmente ordinaria da mettere spavento. Così magari Cechov idolatra Tolstoj, quasi come ne fosse innamorato e si sente svenire quando lo incontra. Oppure Proust e Joyce se la tirano terribilmente e quando si incontrano non vorrebbero neanche salutarsi, pensando io sono meglio di te. Oppure Kafka impietosito scrive lettere per una bambina che ha perso la sua amata bambola. Un viaggio letterario ma non solo.


09 agosto 2016

A mano armata. Vita violenta di Giusva Fioravanti, terrorista neo-fascista quasi per caso (Giovanni Bianconi)

Come un romanzo, ma tutto vero. Amori di piombo.
Perché si si amavano. 
Non sono impazzito, lo giuro. Non almeno nello scrivere questo pezzo. Perché esordire con un titolo romantico per parlare di un libro che narra degli snodi cruciali della veloce e feroce vita di Valerio Fioravanti, può sembrare se non blasfemo quantomeno inopportuno. Perché lui assieme alla sua compagna Francesca Mambro furono fra i più violenti terroristi neri di fine anni settanta ed furono i leader indiscussi della formazione eversiva denominata NAR, Nuclei Armati Rivoluzionari
Però si amavano. Come chiunque di voi, di noi, di altri. Non immediatamente, la passione istantanea calda e libidinosa, l'attimo fuggente, il colpo di fulmine e poi. Ma nel tempo, crimine dopo crimine. Come disse Freud, nel suo bel saggio "Il disagio della civiltà", le due pulsioni essenziali che animano l'essere umano sono Eros e Thanatos, amore e morte. E l'amore che fu e che è tutt'ora fra i due può essere una lucida e limpida testimonianza della asserzione del padre della psicologia. Si sono innamorati uccidendo a caso, spezzando vite innocenti.

08 gennaio 2016

Runaway dream. Born to run e la visione americana di Bruce Springsteen (Louis P. Masur)

Quando nel 1975 sta per uscire il disco Born to run, Bruce Springsteen, classe 1949, professione rocker e cantastorie, è considerato un musicista che il futuro può solo distruggere, professionalmente ed economicamente parlando. Ha tra le dita gli arpeggi giusti per suonare la sinfonia del successo non solo in patria, ma nel mondo. 

11 novembre 2015

Non sparate sul cantautore (Claudio Bernieri)


É il 2 aprile 1976. Dopo un pomeriggio di tensione, un gruppo di autonomi piomba sul palco del Palalido di Milano, tutto esaurito per l’occasione, dove si sta esibendo Francesco De Gregori, noto cantautore romano, reduce dallo stratosferico successo del suo album “Rimmel”. Un vivace scambio di battute, forse qualche spintone, certo qualche insulto. Si tratta comunque della sceneggiatura di un processo che le frange estremiste ex parlamentari della sinistra antagonista fanno ad uno dei più celebrati cantautori di successo, sulla base del concetto che la musica è di tutti ed un “compagno” come lui non può esibirsi con un biglietto che costa ben 1500 lire di allora.

Due mesi prima un artista del calibro di Lou Reed, non certo uno tutto pop e lustrini, a suon di bottigliate era stato costretto a interrompere lo spettacolo, nel medesimo posto. Ed un anno dopo, sempre nel capoluogo meneghino Santana verrà messo in fuga nel mezzo della sua acclamata esibizione live. Se la musica aveva strappato spazio a poesia e romanzo ed era diventata lo strumento di contestazione, ora ne diviene il bersaglio. 


31 luglio 2015

La vita segreta di J. Edgar Hoover (Anthony Summers)


Povero mister J. Edgar Hoover. Fa quasi pena. Un vero dramma. Una terribile condanna gli pende sul capo. Interi decenni a fare lo stesso lavoro. Alla faccia della flessibilità auspicata dal nostro Presidente Monti, oggi. Che lavoro, poi. Non sta in catena di montaggio, non scava per decenni nei tunnel angusti di una miniera, non coltiva patate nel deserto aspettando le piogge benefiche. Il suo è uno di quegli impieghi che meritano di far rispolverare una delle battute più citate ovunque, oramai più che da bar da social network, ovvero "è uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo".
Già. Peccato che il suo sia un incarico non solo gravoso, ma uno di quelli decisivi per scrivere la vita, non quella tua personale, ma di decine e decine, centinaia di persone. Una attività che alla fine serve per allacciare i fili di quella massa disordinata e gelatinosa che qualcuno chiama trama della Storia. Perché alla fine mister Hoover, volenti o nolenti, di sicuro nella vita ha fatto una sola cosa: il direttore del FBI, l'agenzia investigativa federale degli Stati Uniti d' America, non la caserma di una sperduta frazione provinciale di uno stato fantoccio o similia. Bene o male che abbia fatto, ha letteralmente dominato una fetta assai consistente e preponderante, se non totalizzante, della vita interna di una nazione che a sua volta ha padroneggiato in lungo e in largo la storia del secondo Novecento e fino alla fine del secolo scorso, anno più anno meno. Gli Usa, come forse noto, erano il guru economico, sociale, politico e talvolta musicale dell'Occidente apparentemente onnipotente.
Mister Hoover, god bless you, forse.

Storia della mia gente (Edoardo Nesi)


Un romanzo? Forse. Un saggio? Anche. C'era una volta un paese. Chiamato Italia e messo su, più o meno con la forza da una sola regione, il Piemonte. C'era poi una volta la Toscana. Questa era un'altra regione, che alcuni definiscono rossa, ma per milioni di persone è solo bella, ricca, affascinante. Dentro la regione c'era una città. Si chiamava Prato. E da qui nasce una storia. Triste, molto. La lettura è vietata ai minori, ai politicamente scorretti oppure orientati.
Edoardo Nesi è scrittore e giornalista, pratese del 1954, mette giù una storia come tante che riguarda la sua città, le sue convinzioni. Lo fa fa in maniera veloce e tutto sommato fatta bene, lo fa dopo che è successo tutto, dice quello che insomma si sapeva o si stava sapendo.

01 luglio 2015

Occhio per occhio (Sandro Veronesi)


Dalle lontane lande russe, fredde e per certi versi spietate e ciniche nelle sue efferate e contorte sentenze di giudizio, alle assolate e più notorie terre californiane, dove sole, benessere e american dream non impediscono comunque la messa a morte anche se di criminali assassini, anche se solamente sbandati teen ager.
Quattro storie, tratte dalla cronaca, vere e documentate. Russia, Usa e poi dal caotico, dittatoriale Sudan, infestato dal morbo delle ideologie religiose e dove s’annida e germoglia il tragico seme del fondamentalismo alle funeste e fustigabili leggi di Taiwan, paese che si ammanta di essere l’unica Cina democratica ma che punisce con la massima e assolutistica pena un rapimento, considerato molto più nocivo e dannabile di un omicidio nel suo ordinamento. Ecco Veronesi versione saggio romanzato, sull'orme dell'inimitabile Truman Capote di A sangue freddo.

17 giugno 2015

La banda della magliana (Gianni Flamini)

Un pugno allo stomaco. Un conato di vomito. Una rabbia sorda e cieca. Leggere alcuni libri fa male, ti graffia il cuore, ti fa sentire indignato, perso, sconfitto. E soprattutto ti fa vergognare di essere in una nazione corrotta e corporativa, dove dietro la facciata esteriore si nasconde di tutto e di più e alle spalle del cittadino comune vengono commessi efferati delitti e variegate ruberie. 
Per capire il DNA italiano, per arrivare a comprendere lo sfacelo attuale delle istituzioni, per avere insomma consapevolezza di quanto fango si è accumulato e stratificato negli anni ebbene la storia della Banda della Magliana è esemplare. 

04 dicembre 2014

La banda della magliana (Gianni Flamini)

Un pugno allo stomaco. Un conato di vomito. Una rabbia sorda e cieca. Leggere alcuni libri fa male, ti graffia il cuore, ti fa sentire indignato, perso, sconfitto. E soprattutto ti fa vergognare di essere in una nazione corrotta e corporativa, dove dietro la facciata esteriore si nasconde di tutto e di più e alle spalle del cittadino comune vengono commessi efferati delitti e variegate ruberie. 
Per capire il DNA italiano, per arrivare a comprendere lo sfacelo attuale delle istituzioni, per avere insomma consapevolezza di quanto fango si è accumulato e stratificato negli anni ebbene la storia della Banda della Magliana è esemplare. 

19 ottobre 2014

Le irregolari

"They're dancing with their fathers/ They're dancing with their sons/ They're dancing with their husbands/ They dance alone /They dance alone" (Sting) .
Non è un giardino ma vien voglia di parlare di vegetali. Non sono salici piangenti, ma rose sfiorite, e le spine ancora pungono all'interno del cuore. Non hanno particolari ideali, o cognizioni teoriche di stampo filosofico, anche se alla fine finiranno divise, certe che la propria strada è unica e non condivisibile. Sono spinte da uno dei più naturali ed animali istinti, quello materno. Chiedono un bene che non ha prezzo, che non viene venduto nei supermercati, che dovrebbe essere concesso a tutti ma che nella storia del mondo ha sempre avuto una scarsa circolazione e mai crisi d'inflazione. Loro vogliono solo la verità. Può costare tanto a volte, quasi tutto. 

04 agosto 2014

Un eroe borghese (Corrado Stajano)


Quando a Milano il 14 luglio 1979 si tengono i funerali di Giorgio Ambrosoli, milanese, morto assassinato dopo essere stato nominato da qualche anno liquidatore delle due banche di proprietà dell'affarista faccendiere Michele Sindona, causa insolvenza e conseguente fallimento, nessun rappresentante istituzionale presenzia al luttuoso evento. Nessuno, esatto, del mondo politico.
Dei presenti però ne sente la mancanza ad onor del vero. Almeno questa è la forte,smaccata, livida impressione che se ne ricava a posteriori. 
I familiari, gli amici sapevano. O immaginavano. non avevano bisogno di suggerimenti. Il loro Giorgio era uno dei "giusti", uno di quelli che ci credono, uno che non si era spaventato a trovarsi di fronte un muro di gomma ed una fitta ragnatela di passaggi, ritiri, consegne non solo poco chiari, ma non legittimi, fuorilegge. Non poteva andare d'accordo con lo stuolo pavido e promiscuo, talvolta putrido del mondo politico.

11 dicembre 2013

La letteratura nazista in America (Roberto Bolano)

Un vademecum completo. Completissimo. Mai ridondante e nemmeno logorroico, ma essenziale, quasi come le guide “Lonelly planet”, vai di qui, pranza di là, se ti va puoi dormire in quel posto. Comprensivo di aggiornamenti bibliografici, indirizzi ed edizioni rare oppure guarda tu censurate, che mondo cattivo. 

E poi biografie agili e sintetiche, che lasciano poco spazio agli indugi e pertugi, sono quasi album fotografici di sapore giornalistico, che in pochi passi sintetizzano curiose attività artistiche, tra il serio ed il faceto, quando però è evidente che certe azioni e reazioni per quanto sarcastiche, sottintendono una disumanità poco cervellotica e tristemente reale, quella di fecondare e cercare di procreare ideologie che in quanto tali sono comunque deleterie. 

06 dicembre 2013

On writing (Stephen King)

Scrivere. Questa dannata passione. Che non è fatta solo di talento, ma anche di perizia di stampo artigianale, dannato lavoro.
E ce ne parla un autore del calibro di King, riconosciuto ed acclamato maestro dell'horror e del thriller, capace di vendere milioni di copie dei suoi libri. Con stile rapido ed incisivo, mettendosi a nudo senza remore. 
Un'operazione eccellente e di sicuro interesse per tutti gli appassionati di lettura e scrittura, anche coloro i quali non amano l'autore.