17 giugno 2015

Per dove parte questo treno allegro (Sandro Veronesi)


Saga di sentimenti e istinti, di sfide all'assurdo e all'impossibile fatte con la lucida coscienza di sfidare, anche se non sempre sembra un gioco.
E si avverte una forte e vivida forza di avere, dettata dal richiamo inesorabile del legame familiare, che riesce a scollare l'anima dall'apatia: la voglia di giocare. Ancora. E di più.

Anche se non sembra possibile. Anche.

In barba alle convinzioni ed alle convenzioni.

Eccolo, un libro dimenticato, come le feste nazionali, come il precariato intellettuale, come.
Quando.
Adesso.
Storia semplice: un padre appena sfuggito agli strali dei finanzieri per celebrare il suo presunto moralismo che non trova scampo ai suoi donchisciotteschi investimenti da imprenditore incapace, cerca (e trova ma non trova) il proprio figlio in una Roma sonnolenta e calda, anzi afosa, in un estate fine anni ottanta e gli chiede, anche se ciò costa i rimbrotti velleitari e mai cinici, di fargli un favore.

La banda della magliana (Gianni Flamini)

Un pugno allo stomaco. Un conato di vomito. Una rabbia sorda e cieca. Leggere alcuni libri fa male, ti graffia il cuore, ti fa sentire indignato, perso, sconfitto. E soprattutto ti fa vergognare di essere in una nazione corrotta e corporativa, dove dietro la facciata esteriore si nasconde di tutto e di più e alle spalle del cittadino comune vengono commessi efferati delitti e variegate ruberie. 
Per capire il DNA italiano, per arrivare a comprendere lo sfacelo attuale delle istituzioni, per avere insomma consapevolezza di quanto fango si è accumulato e stratificato negli anni ebbene la storia della Banda della Magliana è esemplare. 

16 giugno 2015

Il mare delle verità (Andrea De Carlo)

Ci sono narrative surgelate. Che puoi scongelare al forno microonde dell'indifferenza e della apatia.

Succede. Slanci ed entusiasmi veri brividi estetici che ti hanno scosso le intime fibre dell’anima dedita al bello vengono letteralmente freddate. Perché poi ci si cade, inevitabilmente, nell’essere succube delle tue stesse aspettative. Ci sono pseudo innamoramenti, vaghi sentori di letture che sai ti disgusteranno. Però hanno un certo maliardo e sensuale fascino. I ricordi. Le passate speranze, leggendo pagine asciutte e dense, uno di quei miracoli che il romanzo sa fare.
Per cui.
Per quello che.
Leggere è anche immedesimarsi, attendere, sperare che una frase ti accenda quel fuoco che credevi si stesse spegnendo.
Il miracolo di accendere.

10 giugno 2015

Insieme e basta (Anna Gavalda)



Oh, ma che tema "nuovo", l'amore.
Difficile parlarne. Perché l'amore a volte si fa, a volte si sospira, a volte si rimpiange. L'amore sembra essere sempre una faccenda di ragionamenti o di azioni, mai una cosa che si vive nel momento in cui si vive...tipo un motore del mondo. Ma la benzina? chi la mette la benzina? ma lo sappiamo quanto costa, il carburante?
E poi, a parlarne e scriverne, no non ne parliamo. Abbiamo intere biblioteche da Harmony a Madame Bovary... tutte lì pronte a sciorinare l'elisir di lunga durata o il carpe diem, di mordi-e-fuggi oppure ti.-avrò-per-sempre, dai che ci diamo l'anima adesso e mai più.
Non amo la cucina francese. Ma questa ricetta é gradevole, perché se l'è inventata una scrittrice contemporanea, Anna Gavalda, che al di là di pregi e difetti ha un dono di natura: sa scrivere, scrive, come gli viene, come lei sa.
E poiché si parla di un libro, va bene, va bene così. Sì, Vasco Rossi parlava d'amore.
E, premetto, l'opinione sarà lunga. O no, forse breve. Sarà quanto basta. Sarà amore.
E, sicuro, di una ricetta bisogna dare gli ingredienti. Per cui eccovi quattro personaggi talmente veri da essere surreali.