In
fondo tutti, ma proprio tutti, forse anche Federico Moccia, siamo
stati un po’ Sandokan in adolescenza (ed a volte l’adolescenza
dura una vita). E in questo romanzo lui non c’è, ma ci sono le sue
atmosfere. E poi se compare anche Corto Maltese, beh ad uno come me
che non ha mai letto fumetti “adulti” vien voglia di leggerlo.
Non ho mai bazzicato nemmeno alla lontana la lunga epopea creata da
Ugo Pratt e dedicata all’ombroso, ribelloide e libertario
personaggio in questione. Ma la versione romanzata di una delle più
famose e “mitiche” graphic novel ha il suo fascino.
21 novembre 2018
16 novembre 2018
Un uomo sulla soglia (Nicole Krauss)
La
memoria, questa sconosciuta. Siamo veramente sicuri di voler
ricordare? Perché senza ricordo la vita appare un’altra. Non è
detto che sia meglio della passata ed obliata, ma comunque dà un
‘altra possibilità. Siam della stessa consistenza dei sogni,
diceva un certo Shakespeare, e quindi quando arriva la mattina, dopo
un attimo, svaniamo, aggiungo io. Ma d’altronde io e William(Shakespeare) non ci siamo mai parlati e forse, alla fine, entrambi
non siamo neanche esistiti, se non nei ricordi degli altri.
21 ottobre 2018
Le assaggiatrici ( Rossella Postorino)
Finché c'è donna c'è speranza. O comunque ci si cautela dai nemici. Ecco le assaggiatrici. Detto così pare quasi un romanzo erotico, ma non lo è. Lui è il Fuhrer, leader maximo del nazismo allora dilagante e delirante in Europa. E loro sono preziose. Testano infatti cibo per
Hitler. Basi interessanti ma sviluppi a volte non
convincenti. La volitività e capacità femminile, la violenza maschile, le invidie
fra donne. Nessuna prospettiva se non affidarsi al destino e rispettare i propri doveri. Ma esposto in modo molto cool, già sentito, come se non si volesse osare fin lì dove volano le aquile (che poi in ambientazione nazista, suona pure male).
12 ottobre 2018
Patria (Fernando Aramburu)
Txato non c’è più. Morto assassinato. Non voleva più pagare quelle che riteneva estorsioni ed allora i militanti dell’Eta lo hanno punito. Bastardi terroristi li appella Bittori, sua moglie, a cui da quel giorno si è spento il mattino, desolato il pomeriggio, atterrita la notte. Ma è andata avanti. Anche grazie all’odio. Verso la famiglia della sua amica più cara, Miren, che tra i suoi tre figli ha anche
Joxe Mari, oramai in carcere e incriminato dell’omicidio. Le guerre non sono mai razionali, specie quelle fratricide e si sa si vincono o perdono. Ma poi come la mettiamo se sono due famiglie legate sin dalla nascita a darsi battaglia?
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