28 aprile 2014

Joyland (Sthepen King)

Nonostante le sue profonde remore, Dev ha deciso. Non tornerà all'università. Ha infatti ottenuto il paterno beneplacito del padrone di Joyland e verrà assunto per l'intera stagione invernale al parco divertimenti dove ha lavorato l'intera estate, dedicandosi alla manutenzione. 
Tom e Erin invece, i suoi amati compagni di avventure estive, torneranno agli studi. I due peraltro ormai flirtano che è una meraviglia e fanno già progetti per il futuro. Dimenticatevi, ed in fretta colossi come IT, oppure Misery non deve morire e tutti quelli che volete voi, vista l'immensa produzione. King stesso, che ha pubblicato anni fa On writing, un manuale di scrittura fra i più penetranti e sinceri mai letti, saprebbe cosa dire di questo romanzo. E non sarebbero rose e fiori.

24 aprile 2014

Cuore dei briganti (Flavio Soriga)




Ma quale Ammaniti, per favore. Ma quale Avallone, dio ce ne scampi liberi o il professor Umberto Eco e compagnia bella. La letteratura è anche messaggio, speranza. Eccolo allora, un libro che lascia positività. Abbandonate i talk show, liberatevi dai romanzi feulleiton, dalle narrative posticce e falsamente ben scritte, dalle narrazioni consolatorie o con alto tasso di diabete  congenito e contagioso

21 aprile 2014

La notte del lupo (Sebastiano Vassalli)



Certo Giuda. L'emblema del tradimento più efferato e fose più famoso nella storia dell'uomo, perlomeno quello occidentale. Il male perdonato e graziato prima di essere commesso, eppure atroce. Simbolo dell'avidità ed eterna debolezza materiale dell'essere umano, sempre parlando in ottica laica, sia chiaro. E poiché i poteri della Letteratura sono immensi e infiniti, eccoci qui a discutere un possibile esito diverso. Liberatevi delle conoscenze acquisite, si parte.

16 aprile 2014

Profumo di Jitterburg (Tom Robbins)

Non è forse un caso che il sinonimo della parola "profumo"  sia stato ed è "essenza" , così come recitalo ieratico dizionario Paravia. E ciò ci torna comodo, perché nel romanzo di Tom Robbins il  protagonista è il profumo, quell'additivo, quel vezzo oltremodo necessario che sin dalla notte dei tempi viene spalmato sui nostri mortali corpi umani, volto a nascondere olezzi invero poco aggraziati oppure a sensibilizzare gli olfatti altrui a scopo precipuamente libidinoso- sessuale oppure vagamente adulatorio. Ma niente Sunskind ed il suo Profumo, ragazzi miei, ve lo assicuro, qui siamo altro ed altrove.