04 giugno 2014

La metà di niente (Catherine Dunne)


 Svegliarsi. Preparare la colazione, salutare il marito, accudire tre figli, nessuna fatica, un immenso amore che travasa, trabocca, rabbocca, alla faccia del diabete. Aprile è il mese più crudele cantava il poeta Eliot e purtroppo per Rose questo 3 aprile sarà di una crudeltà inaudita e invincibile. Il marito infatti, valigie in mano, se ne va. Non è finita una storia, a sua detta pare che non sia mai iniziata e dunque. Ovviamente lui ha un'altra, a quell'età è facile mollare tutto e dire ricominciamo, in fondo che costa lasciare sola lei e tre ragazzi, i soldi comunque ci sono. Storie di ordinario abbandono, quella volgarità comune e legittima chiamata separazione e poi divorzio, un bel giorno un coniuge si sveglia, decide che quegli anni insieme si possono fottere ed allora addio. In genere le giustificazioni non ci sono.  Anche se a differenza di questo caso, non è solo voglia di avere un altro, più che un'altra vita. Vabbe. 

Romanzo criminale (Giancarlo De Cataldo)


Magari fosse solo fiction, invece è realtà ben narrata. Eccola qui Roma. Non quella del Colosseo, di Piazza san Pietro, di Trastevere. Qui c'è Roma dell'immaginario fantapolitico che putroppo si immagina bene, Roma padrona e ladrona, Roma capitale del meccanismo imperfetto e perverso che ha figliato questa Italia povera e confusa del 2000. "Quanto sei bbella, stamattina". E già, Roma capoccia del mondo infame, come cantava un Venditti che ormai non c'è più. Come ormai non c'è (quasi) più l'enigma della banda dellla Magliana, quattro "tossichelli" coatti che diventano padroni della Capitale. Roba davvero da romanzo, questo "Scarface" de noantri molto ben fatto.


03 giugno 2014

Sabotaggio d'amore (Amelie Nothomb)


E certo. E’ come un “About love”, l’amore secondo le belghe e limitrofe. Ma non solo. Sabotare l’amore. Che idea, davvero. L’amore come una mission, ma ci sono spie e poliziotti che cospirano. In fondo l’amore è la soluzione più difficile e terribile, quella che sovvertirebbe tutto. Pensate quante folate d’odio messe alla berlina, quante masse di invidia respinte alla frontiera, quanti eserciti di depressioni scadute come i medicinali che le curano e sono messe in vendita ai mercatini rionali per due soldi di comprensione.
Qualunque amore, purché lo sia, dico. Ma poi ecco che arrivanoa distrubare l’odio, l’invidia, i sistemi capitalistici e non . Come fare?
Insomma, l’amore lo tollerano, non possono ucciderlo perché diabolicamente è innato nell’anima, ma possono sabotarlo. Pregiudizi, precetti morali, impedimenti di varia natura e contro-natura, sbarramenti fatti di mattoni di differenza, di ceto sociale. E tutto il resto che scaturisce dalla innata umana incertezza. C’est la vie, si dice anche in Italia
Insomma l’amore è tollerato, ma a volte sabotato. E spesso appare pure  una chimera irraggiungibile.

 Questo un messaggio della Nothomb.  Ah, ma di che parla questo romanzo?

02 giugno 2014

La casa del sonno (Jonathan Coe)

 Il sonno toglie spazio alla vita. La vita dipende dai sogni fatti nel sonno. 

Dormire o non dormire, questo è il problema. Ammesso e non concesso che essere svegli 
significhi davvero essere vigili. A volte ci si sente così completamente nella veglia che non ci si accorge che si è sprofondati nel grande sonno… l'importante è non mentire agli altri. O, se non altro, non mentire a se stessi.
Un Coe distante anni luce da quello meccanico e asettico del recente Maxwell Sim.