Marco sta in fissa per Lidia, bella, disinibita, pure libera ora. Non si accorge che per ora è solo amico, quella parola terribilmente bella e fragile che le donne dicono quando sono altrove. Ma ha ceduto, si sacrificherà per lei e chiederà al suo arcigno
datore di lavoro di trovare le informazioni su Gruber. La casuale
conoscenza con quel tedesco anziano e malmesso non solo ha eccitato
la ragazza, ma ha messo i due giovani in una posizione di non
ritorno. Ora vogliono sapere se sono stati presi in giro oppure
no. La storia raccontata dal ex pilota della aviazione
tedesca durante la seconda guerra mondiale è quantomeno intrigante.
Perché si dice protagonista di un clamoroso caso di dissimulazione:
far trovare in quel lontano aprile 1945 agli invasori russi il corpo
di Hitler morto, dopo un suicidio. Mentre in realtà il dittatore
nazista, grazie all’operato di Gruber stesso, sarebbe
stato accolto, non proprio a braccia aperte dagli Usa, che intanto
sfondavano ad Ovest ed avevano bisogno di lui in funzione anti
comunista…
08 ottobre 2014
23 settembre 2014
Morte di un commesso viaggiatore (Arthur Miller)
Willy é granitico, roccioso, insomma non si sgretola. Anche
se la sua ferma, solida fiducia denuncia vistose infiltrazioni che la realtà dei fatti fa sgorgare copiosamente neanche in maniera tanto sotterranea, anzi i rivoli si fanno torrenti di delusione e rammarico e incerto futuro.
se la sua ferma, solida fiducia denuncia vistose infiltrazioni che la realtà dei fatti fa sgorgare copiosamente neanche in maniera tanto sotterranea, anzi i rivoli si fanno torrenti di delusione e rammarico e incerto futuro.
Willy è stanco, ha macinato chilometri, non sempre gli acquirenti mantengono le promesse, ma che vuoi farci, così è la vita, lui vende, tutto dipende da chi compra ed anzi, da chi lui riesce ad invogliare a comprare. Decenni di onorata carriera, ormai sta arrivando il momento di appendere le scarpe al chiodo, anzi, le chiavi della macchina, per finalmente lavorare stando seduto, che diamine.
Willy insomma ha poco da rimproverarsi, almeno questo ci racconta e si racconta. Anche se come tutti ha qualche rimorso, qualche rimuginio, per tutti è così, magari tutto filasse liscio come l'olio.
17 settembre 2014
Vorrei che da qualche parte ci fosse qualcuno ad aspettarmi (Anna Gavalda)
Desideriamo spesso, in qualche maniera, che qualcuno o qualcosa ci aspetti. Soprattutto se viviamo e intendiamo la vita come un grande viaggio, e poi stazioni, incroci, coincidenze e ripartenze. Certo il tempo non si ferma mai, il treno che si chiama vita ci porta comunque anche se non non vogliamo salire, spesso non ha una meta precisa, sa solo che il carburante ad un certo punto si esaurisce ed in qualunque parte siamo, in una fermata vicina alla metropolitana, in un nodo di scambio, in un terminale fantascientifico di una grande città ebbene abbiamo sempre un capolinea, quello.
E non si riparte più.
09 settembre 2014
Colazione da Tiffany (Truman Capote)
La bellezza non è tutto.
Ma molto, specie
finché dura. Perché spesso passa e poi son guai perché il mondo era e rimane
bruttino, per certi difetti cromosomici e per la nostra eterna insoddisfatta
soddisfazione. Paul ricorda, con una bizzarra foto tra le mani. E non si
capacita. Di come la bellezza possa anche non bastare, anzi, può arrivare a
tradire. E ci racconta secondo la sua ottica l'incontro e l'amicizia con Holly,
un episodio che ha sicuramente segnato la sua vita e quella di altri. Anche se
la donna, dopo diverse peripezie, è sparita, come sospira pensieroso il barista
che fa compagnia a Paul e che era ferocemente innamorato di lei. Succede, talvolta. Anzi, troppo spesso
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