Vite. Musica. Adolescenza e poi è subito sera, quando inizia
l'alba della vita adulta. Birmingham, anni Settanta. Benjamin Trotter è il
prototipo classico del "brocco", ovvero del nerd ante litteram ma all'inglese, dello "sfigatello" tutto tensioni e passioni ma ahime la concretezza si scioglie come neve al sole.
Ormonale ma compassato, artistoide e lettore incallito anche di classici e non solo del cult/cool Tolkien, smania e smanetta
ferocemente i suoi sentimenti e i pensieri, mentre l'esuberanza giovanile
deflagra tutto d'intorno e il suo paese, l'Inghilterra, è in preda ad una crisi
economica, dilaniato dal conflitto con l'Ira e musicalmente parlando ad una
svolta epocale, il passaggio dall'impero del progressive all'esplosione della
velleitaria ma intensa galassia punk.
12 agosto 2015
10 agosto 2015
Il profumo (Patrick Sunskind)
L'universo umanocentrico non ammette deroghe.
Costruito a misura e somiglianza, non permette di sgarrare. Così, presunti
esseri razionali come ci riteniamo, ci inganniamo sapendo di farlo e ci
eleviamo a superiori perché pensanti. A parte i ragionevoli dubbi sulla
perfezione e universalità del pensare,posto che tutti utilizzino in maniera
consona il cervello, in realtà dipendiamo pure dai sensi e neanche poco.
L'olfatto per esempio, dirige, confonde, fonde e profonde sensazioni, scelte,
azioni molto più di quel che si ritiene, data la nostra origine animale. Anche
la sessualità ne è profondamente impegnata. Il profumo, una volta detto non a
caso essenza, è almeno parte della nostra anima. Che ci piaccia o no, la Natura
ha le sue invincibili leggi.
Tag:
Il profumo,
Patrick Sunskind,
recensione,
romanzo
06 agosto 2015
Tutti giù per terra (Giuseppe Culicchia)
Su Amazon |
05 agosto 2015
Comici spaventati guerrieri (Stefano Benni)
Leone è morto, non
giocherà più. E dire che a detta di molti poteva pure farcela, sfondare nel
mondo del calcio, riscattare la sua vita e per indotto quella dei suoi tifosi,
per finalmente abbandonare per sempre quei posti cementificati dove vive,
disumani, annichiliti dal progresso che progredisce in qualche altra parte del
mondo perché lì pare di essere rimasti al Medio Evo, peggio anzi, quantomeno
siamo al Giurassico della società civile.
Il professore Lucertola, dalla filosofia realista e malinconica, non può darsi
pace per questa subitanea e dolorosa morte. Anche poi pensando alla ragazza di
Leone, la bella Lucia. Come d'altronde l'anziano professore, pure non si dà
pace il giovane e scalciante Lupetto, che mirava e rimirava le arti calcistiche
del morto a fucilate e sognava per lui, quasi che fosse una preghiera. Magari
in fondo la rivolgeva a sé stesso, ma vabbé, è piccolo, crescerà.
Iscriviti a:
Post (Atom)