Ho provato ad intervistare il protagonista di questo romanzo, non mi ha risposto. Troppo impegnato alle attività di onanismo mentale della sua età. E non ha saputo neanche dirmi se preferisce l'odore dei libri oppure Facebook. C'è un ragazza Gillian, sua sorella, che deve essere molto attraente o comunque versione free download, c'è una madre disastrosa al terzo matrimonio, il cui ultimo è durato sin poco dopo il giuramento all'altare, c'è una galleria d'arte dove un artista senza nome mantiene l'anonimato per vendere di più in nome di una poetica, e c'è Barry, scherziamo, perfetto, amico, scostante quanto basta, il padre dedito ad emolumenti generosi e plastiche varie per non invecchiare e John, che deve nascondere con cura la sua omosessualità. Poi soprattutto e soprattutto James. L'adolescente ricco con famiglia devastata che chissà perché (dai, scontato) vuole deludere i genitori separati e ricchi non andando all'università ma comprando casa in campagna, lavorando manufatti e scostando coetanei perché noiosi Non metto il dubbio che sia così, ma anche lui diverte poco. C'è chi l'ha paragonato a "Il giovane Holden",ma per carità, chi lo ha amato e basta, chi, in età analoga, lo ha trovato addirittura capolavoro. Sappiatelo, non sono d'accordo.
22 maggio 2014
Un giorno questo dolore ti sarà utile (Peter Cameron)
21 maggio 2014
Alta fedeltà (Nick Hornby)
Canta che ti passa o era meglio morire da piccoli?
La vita è un gioco a metà, il resto bisogna decisamente viverlo
Comunque sì, é complicato crescere. E soprattutto accettare di crescere, perché con Peter Pan è amore a prima vista, ed il primo amore, lo sappiamo, non si può scordare. Chiedetelo a Rob, il protagonista di questo romanzo, che si trascina dentro il dubbio amletico dell'essere o non essere lungo 250 pagine affatto noiose e nemmeno troppo pretenziose.
A 35 anni o intorno a quelle parti, la vita né inizia né finisce. Ma il tempo scorre, comincia ad avere consistenza il passato ed il futuro è lì ad incalzare.
Così Rob, misogino, musicofilo, forse un bimbo cresciuto ma impertinente e paravento è la voce narrante del racconto, in preda a dubbi e malinconie, velleità e sogni. Mette a nudo la sua vita attuale e quella passata, con una storia sobria ma non troppo (altrimenti non sarebbe inglese), mai banale, con quello stile anglossassone che non ti fa mai ridere ma con il sorriso che è dietro ogni pagina, ogni riga.
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20 maggio 2014
Foglie morte (Gabriel Garcia Marquez)
Non
so perché l'autunno gli ricorda la pioggia, queste terre fatte di
umidità, rancore, odore e chissà cosa e comunque le foglie che poi
cadono. Ed insomma. Il dottore non medica più. Arrivato da chissà
dove, chissà per quale perché e in base a nessun come, non vuole
più esercitare la sua professione. Deve, vuole vorrebbe ma non può
curare la sua anima afflitta ed ammorbata da uno dei più cancerogeni
mali spirituali che l’uomo conosca: la solitudine. C’è solo un
rimedio: la morte, assoluta e senza scampo e che non dà alternative,
né spazio, né. Non rimargina la piaga purulenta, assolutamente no,
semplicemente la sospende ed annega nell’eternità, ad libitum. E
così sia.
18 maggio 2014
Una questione privata ( Beppe Fenoglio)
Freddo
a volte. Ma poi fango. E sentieri scoscesi, salite impervie e discese
insidiose. Con questa rabbia che ti morde il cervello, questa
passione che non ti riscalda il cuore ma ti mangia i pensieri e si
digerisce la ragione. E quante sigarette che si spezzano, trafitte
dalla pioggia o fragili nelle cadute nel fango, anche se sono di
marca inglese, una rarità in questi tempi bui e dannati, che
dureranno ancora poco, ma quanto basta a solcare divisioni e a
inondare di sangue questa terra sì generosa, ma aspra e nuda. E
segneranno la storia queste guerre, sappiatelo, fino ad oggi. E
allora cantami, o Beppe, l'armi e l'amore.
"La
pioggia era minutissima, quasi impercettibile sulla pelle, ma sotto
di essa il fango della strada continuava a lievitare a vista
d'occhio"
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