Una tranquilla famiglia americana. Di quelle che. Quelle che insomma, qua e là le dicono normali. Che lavorano, lavano i piatti, educano i figli. E per carità, pagano le tasse, per quello che si può.
Pregano.
Amano.
Odiano.
Fanno figli.
Per dire, una di quelle famiglie che non vanno in televisione, ma fanno la nazione, una nazione che tale non è nata per caso o per follia, ma che poco tempo fa faceva tanta invidia e che una volta, non lontana, dominava il mondo ed ora si trova dominata, cose che succedono. Ma non ditemi che nessuno lo sapeva, fatta di queste persone, che sotto sotto pensano che la felicità può essere acquistata al supermercato, la serenità non è tassata ma neanche è una rendita e la carta di credito una password per accedere ai misteri della vita, svelandone i perché.
16 dicembre 2014
14 dicembre 2014
Olive Kitteridge (Elizabeth Strout)
Olive
è dappertutto, anche dove non può arrivare, anche dove non serve, nessuno lachiama, nessuno la vuole. Emigra e trasmigra
dalla sua vita a quelle di altri, senza soluzione di continuità. Per
lei l'importante non è piacere, far divertire, dare gioia. Per lei è
importante esserci, costi quel che costi. Ed allora visto che è
stata insegnante, cerca di insegnare la vita a chiunque, anche se la
sua pare un esistenza non proprio imparata, invadente ma non
generosa, viva anche quando pare morire, perché Olive di sentimenti
ne ha molti, specie castrati.
Fuoco nella polvere (Joe R. Lansdale)
Certo che ci voleva solo Joe Lansdale. Siamo d’accordo che la letteratura è anche puro e mero fuoco
d’artificio, una sorta di circo senza animali in clausura coattiva. E allora.
Divertimento certo, ma intelligente, non un tronfio sconfinamento nel banale,
nel triviale o nel mero meretricio di sapore volgarmente clownesco. Uno scopo
che può (e deve, è necessario) anche diventare quasi un acrobatico esercizio di
stile, divertissment senza secondi fini (almeno apparentemente) se non una
certa tendenza all’amarcord archetipico e fanciullesco, dando forma e sostanza
alle proprie letture eventualmente giovanili, quasi come dono e ringraziamento.
12 dicembre 2014
La notte del drive-in (Joe R. Lansdale)
Che gli zombies siano
con voi.
Stasera si va al cinema, al drive in,
ed il terrore è servito. Altro che svago, altro che popcorn e magari l'abbordaggio a qualche
frivola squinzia di passaggio. Staserà sarà
indimenticabile e la paura la farà da padrone. Ma non sarà su grande schermo,
bensì dentro e fuori di noi, ne subiremo le scudisciate truculente e le
conseguenze nefaste.
Siamo umani fino ad un certo punto, a volte
diventiamo mostri e non solo per mere apparenze estetico-fisiche.
In fondo dove c'è paura prima ci deve
essere stato il coraggio. O magari presto arriverà. Entrambe le forze, benché
opposte fanno parte di una stessa natura: l'uomo.
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