Quante domande ci e si pone De Lillo in questo romanzo
poderoso? Abbastanza. Alcune anche con risposta motivata, il che non guasta e
rende l’opera oltre che imponente anche importante. In una folle vertiginosa
corsa. Perché il tutto è strutturato su ripetuti salti temporali in avanti o
all’indietro, con continui cambi di prospettiva, segnati senza sosta dal passaggio
della narrazione dalla prima alla terza persona, dal discorso indiretto al
monologo interiore. Scorrono così cinquanta anni di Stati Uniti raccontati da
un autore che lo vogliano ammettere o meno, ha segnato tutti i narratori
contemporanei made in Usa, un po’ come fece Twain ad inizio Novecento. E
pensare che la struttura portante del libro è una pallina da baseball. Magica a suo modo.
Ovvero quella che fu protagonista di un fuoricampo con cui il 3 ottobre 1951 Bobby Thomson dei New York Giants consegnò
la sua squadra alla storia battendo i Brooklyn Dodgers di Ralph Branca. E che passerà
di mano in mano, in maniera avventurosa, fino ai giorni nostri, protagonista a
suo modo in decine di altre esistenze.
14 febbraio 2018
10 febbraio 2018
Sognando la luna (Michael Chabon)
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
(Giacomo Leopardi "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia")
Da Leopardi al lato oscuro dei Pink Floyd, passando per astronomi e ciarlatani, la luna ha attraversato la storia dell’uomo e le sue espressioni artistiche e non. Sogno, ispirazione poetica, oscuro oggetto del desiderio scientifico, allusione, il satellite della Terra a suo modo è diventato parte dell’immaginario collettivo esulando dalla sua natura meramente fisica. E il vero protagonista di questa composita biografia romanzata, che mescola al suo interno realtà e finzione fino a diventare un affascinate romanzo, vede un uomo che ha come paradigma esistenziale andare a vivere sulla luna. Ergo abbandonare questo mondo dove non si trova a suo agio. Un Barney (personaggio di un noto romanzo di Richler) meno iracondo, più silenzioso, testardo ma non prepotente, raccontato dal nipote.
07 febbraio 2018
L'eleganza del riccio (Muriel Barbery)
Parigi. Rue de Grenelle, numero civico 7. L'elegante condominio,
abitato da facoltosi alto borghesi parigini, rivela in realtà quasi una natura
di zoo. Ci sono serpenti velenosi che sibilano silenziosamente sui difetti dei
vicini, scimmie impomatate che solo da lontano ricordano l'affabilità di una
donna o la perspicacia di un uomo, tigri sdentate, tartarughe timide e via
dicendo. Strani questi uomini, assomigliano davvero agli animali nei loro
bislacchi comportamenti, nelle loro ostentate e ridicole velleità, nelle loro
turbolente invidie, nel loro sguaiato desiderare, emancipare, decidere, amare.
Il problema è che sono intelligenti. Nel senso che le loro disastrose azioni talvolta le pensano persino e quindi i danni o i dissidi procurati sono elevati alla milionesima (im)potenza.
Il problema è che sono intelligenti. Nel senso che le loro disastrose azioni talvolta le pensano persino e quindi i danni o i dissidi procurati sono elevati alla milionesima (im)potenza.
02 febbraio 2018
Canto della pianura (Kent Haruf)
Doveva prima o poi succedere che leggessi anche Haruf.
Complice la mia leggendaria distrazione, son partito dal secondo capitolo di
una trilogia invece che dal primo. Dal mezzo insomma, come nel mezzo del cammin
di nostra vita sono quasi tutti protagonisti di questa storia, al di là che
abbiano diciassette o settant’anni, poiché gli sbagli propri o quelli altrui li
mettono davanti a delle scelte. Romanzo costruito su più punti di vista che
raccontano le proprie vicende che alla fine vengono assorbite da un’unica
grande storia, quella del nostro quotidiano fatto di normai disturbanze,
improvvisi cambiamenti che ci cambiano tutto eppure ci lasciano così come
siamo. Essere umani, con tutto ciò che questo comporta. Una narrazione dal
piglio sicuro e senza fronzoli pervasa di intensa umanità.
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