16 luglio 2014

Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi (Alessandro Piperno)


Dio li fa e poi li accoppa? può darsi.
Leo Pontecorvo è sfortunato, forse. L' intero suo mondo, così teneramente edificato con superiore pazienza, si distrugge per implosione durante la breve durata di un servizio giornalistico al telegiornale serale. Una sorta di “Disastro praecocs”. Già Leo non passava un gran periodo. Capita. Una serie di impicci appiccicaticci e morbosi che lo stavano estraendo chirurgicamente dalle sua vita dorata per fargli sentire un poco i morsi della difficoltà incipiente. Ma quando lo speaker annuncia davanti alla sua famiglia dedita al rito della cena serale che è sotto inchiesta per aver concupito una dodicenne, peraltro ragazza del suo secondo figlio, nulla può fermare la disintegrazione. 

25 giugno 2014

Bestiario (Julio Cortazar)

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Lo so. Tutti siamo convinti che esiste un'unica inconfondibile realtà e tutto il resto è noia, fobia, magari allucinazione. Ma siamo umani, sbagliare è normale, perseverare è inutile. Esiste l'altro, esistono più realtà, tante quante l'universo può contenere. E la Letteratura, quella con la elle maiuscola, ha il compito di raccontarle, perché non dovrebbe semplicemente fotografare il reale, che siamo capaci di percepire con i nostri sensi, ma affrescare mondi possibili e contigui che forse potremmo vivere. Eccolo dunque il racconto fantastico moderno, dire quello che non si dice ma che dovrebbe essere detto. Siamo realisti, esiste l'impossibile, davvero. Il mondo di Cortazar è questo. L'autore di questo libro dipinge ciò che dipingere non si è dipinto, ma si dovrebbe. O almeno si potrebbe.

24 giugno 2014

La metamorfosi (Franz Kafka)


In linea di massima siamo portati a pensare che dentro di noi non ci alcuna parte mostruosa o comunque non edificante e che invece magari questo problema riguarda il prossimo. Sono gli altri, sempre e comunque, ad essere magari bestiali o capaci di bestialità.
 Tipico dell'essere umano è evitare lo specchio e dilettarsi nel deridere gli aspetti altrui. Ma provate a pensare quante volte l'esteriorità arriva a dirigere i percorsi di una esistenza, provate solo ad immaginare cosa significhi che non sempre l'aspetto fisico corrisponda per forza a quello psichico ed interiore. L'apparenza inganna, si dice, ma tronfia e loffia vince sempre, specie qui da noi, popolo massmediatico ed affamato di futilità evanescenti, di quello che si dimentica, più che di sostanza. Non venitemi a dire che siamo eccezioni, che io, tu, voi no, non commettiamo peccato. L'eccezione conferma la regola. 



23 giugno 2014

Le domande di Brian (David Nicholls)


Forever young? Magari ! Oppure meglio di no?
Sono giorni importanti per Brian Jackson. Sta arrivando la svolta. Deve andare a Bristol, all'università. Siamo nel 1985. I magici, lontani anni ottanta di tanti di noi. Musica, bambagia e mondo che cambia. Ed è un momento cruciale, topico, per un riflessivo e timido ragazzo di provincia, orfano di padre. Brian ha quasi diciannove anni. Se li sente tutti addosso e si pone frequenti interrogativi. Chi sono, cosa faccio, dove andrò. E non si commuove all'idea che la madre piange mentre prepara le valigie. Non è crudeltà, ma distacco dal cordone ombelicale. Poi, per lei, solo epatica indifferenza, ché da quando è morto il marito ha allevato l'unico figlio maschio tirandosi su con il whisky.