14 dicembre 2014

Olive Kitteridge (Elizabeth Strout)

Olive è dappertutto, anche dove non può arrivare, anche dove non serve, nessuno lachiama, nessuno la vuole. Emigra e trasmigra dalla sua vita a quelle di altri, senza soluzione di continuità. Per lei l'importante non è piacere, far divertire, dare gioia. Per lei è importante esserci, costi quel che costi. Ed allora visto che è stata insegnante, cerca di insegnare la vita a chiunque, anche se la sua pare un esistenza non proprio imparata, invadente ma non generosa, viva anche quando pare morire, perché Olive di sentimenti ne ha molti, specie castrati.

Fuoco nella polvere (Joe R. Lansdale)

Certo che ci voleva solo Joe Lansdale. Siamo d’accordo che la letteratura è anche puro e mero fuoco d’artificio, una sorta di circo senza animali in clausura coattiva. E allora. Divertimento certo, ma intelligente, non un tronfio sconfinamento nel banale, nel triviale o nel mero meretricio di sapore volgarmente clownesco. Uno scopo che può (e deve, è necessario) anche diventare quasi un acrobatico esercizio di stile, divertissment senza secondi fini (almeno apparentemente) se non una certa tendenza all’amarcord archetipico e fanciullesco, dando forma e sostanza alle proprie letture eventualmente giovanili, quasi come dono e ringraziamento.

12 dicembre 2014

La notte del drive-in (Joe R. Lansdale)

Che gli zombies siano con voi.

Stasera si va al cinema, al drive in, ed il terrore è servito. Altro che svago, altro che popcorn e magari l'abbordaggio a qualche frivola squinzia di passaggio. Staserà sarà indimenticabile e la paura la farà da padrone. Ma non sarà su grande schermo, bensì dentro e fuori di noi, ne subiremo le scudisciate truculente e le conseguenze nefaste.

Siamo umani fino ad un certo punto, a volte diventiamo mostri e non solo per mere apparenze estetico-fisiche.

In fondo dove c'è paura prima ci deve essere stato il coraggio. O magari presto arriverà. Entrambe le forze, benché opposte fanno parte di una stessa natura: l'uomo.

Fatti da parte (Ben Greenman)

Robert sta passando mesi difficili. Viene spesso assalito dal fantasma di tornare nel nulla. Realizzato un sogno, quello di diventare un artista celebrato e famoso, ora combatte la paura di non essere all'altezza di quanto conseguito. Rock Foxx, suo nome d'arte, ragazzo nero dalle umili origini, vive di musica sin dall'adolescenza. Non pensa ad altro, ogni santo secondo. Tutto è ritmo, sound, accordo, arrangiamento. Tenace e talentuoso, esibizionista quanto basta, ha coronato il suo desiderio impellente, è uno dei nomi più in voga in ambito musicale assieme alla sua band, in anni dove tutto sembra possibile. Siamo infatti negli Usa fine anni Sessanta.