13 maggio 2014

Il mambo degli orsi (Joe Lansdale)




In "Mambo degli orsi"  abbiamo un circo equestre di poliziotti psicolabili. Ovvero o alcolizzati, o che cercano di smettere di fumare e sono appecoronati al potente di turno. E la scomparsa di una magnifica mulatta, Florida, con un posteriore probabilmente degno di Michelangelo.
E l'apparire all'orizzonte di una poco ridente cittadina nel profondo sud americano, che vive ancora con tutti i più infami e biechi pregiudizi razziali come se si fosse a fine ottocento e Martin Luther King non avesse mai nemmeno sognato e Michael Jackson ancora non avesse dimostrato al mondo quanto sia fragile un'anima di plastica al di là del colore della pelle.
E la corruzione della polizia. E l'amore che viene e l'amore che va.
Microcosmo provinciale,con una provincia poco meccanica e molto medievale. Ettari di boschi incontaminati, dighe sull'orlo di straripare nuovamente e provocare dieci cento mille New Orleans.
Insomma un affresco di vita.
Hap e Leonard dovranno riuscire a scoprire che fine ha fatto la bella Florida, sparita in quel tugurio smalltown pieno di omertà, ignoranza, intolleranza. 


05 maggio 2014

Le ho mai parlato del vento del nord ( Daniel Glattauer)

"@Ciao, come stai?
@non bene, tu?
@ma ieri potevi rispondere
@avevo da fare, ho una vita sai?”
Chat. In realtà mail, ma fa nulla. Cioè internet. Cioè contatti che molti definiscono virtuali, come se nel reale ci fosse un altro mondo.
Lui sembra disinteressato e dopo mezza mail già è li a scondinzolare. Lei è sicura e soddisfatta della sua vita, ma vacilla dopo due mail, anzi dopo due mail ed una virgola. Una accurata indagine sociologica? No. 
Un delicato ritratto psicologico-emotivo? No. 
Un racconto sulla eventuale superficialità relazionale degli anni coevi? Magari.
Un raccontino, con degli aspetti irritanti.

04 maggio 2014

Mosche d'inverno (Eugenio Baroncelli)


Verrà la morte ed avrà i tuoi crucci, parafrasando Pavese, se vi pare.
Come se fossero le fotografie in un immaginario cimitero monumentale, dove non ci sono figure e colori ma poche, incisive parole. Necrologi, di classe. Un tratteggio rapido, un tocco espressionista ma senza esagerare, da vero pittore consumato. Duecentosettantuno ritratti nel momento che ci accomuna tutti: la morte. Come la vita, risulta infatti l'evento più democratico: tocca a tutti e tutti ci arriveranno, prima o poi. Come saranno morti gli scrittori Dino Buzzati o il profetico George Orwell? Come sarà stata la morte del famoso ciclista Jacques Anquetil oppure quella di Ipazia, la nota astronoma di tempi andati e relativamente di recente protagonista di un film hollywoodiano,  matematica vittima dell'antifemminismo secoli fa?  Ed invece la morte della madre o dell'amica del cuore dell'autore? E cosa avranno realmente pensato prima di spirare e andare dove nessuno sa cosa c'è il grande e maledetto Baudelaire oppure Frida la pittrice anti convenzionale, l'imperatore Tiberio, il tiranno Andronico, San Francesco? Come saranno i morti noti nella grazia degli Dei? E quelli di cuore oppure quelli che non avuto diagnosi, prognosi, magari sepoltura?

30 aprile 2014

Gli sdraiati (Michele Serra)



Se per Nanni Balestrini "Gli invisibili" erano i protagonisti degli anni Settanta, se per Sandro Veronesi "Gli sfiorati" erano i pubescenti degli anni Ottanta, se a suo tempo Moravia parlò della sua generazione adottando l'etichetta di indifferenti, nel 2013 arriva Michele Serra e afferma che la generazione adolescenziale a noi coeva è etichettabile come "Gli sdraiati". Ipse dixit ovviamente.

29 aprile 2014

Il pallonaro (Luigi Romolo Carrino)


Calcio. Sesso. Omosessualità. Un romanzo italiano che racconta dell'ossessione nazionale, quella pallonara appunto, rilanciando con forza un tema di attualità scottante, i diritti degli omosessuali e denuncia il muro di gomma costruito dall'omofobia ed altro ancora. Ma questo spot trailer potrebbe risultare fuorviante, perché in fondo questo romanzo di Carrino, scrittore coraggioso e talentuoso, è soprattutto un romanzo d'amore, a volte duro e crudele come solo certi sentimenti intensi ed osteggiati sanno essere. Diego De Martino, attaccante, Stefano Baldini, portiere, si amano. Che problema c'è?

Esercizi sulla madre (Luigi Romolo Carrino)


Ci sono tanti modi di raccontare una storia. Ognuno sceglie il più consono. Ma certe scelte sono più coraggiose di altre. "Esercizi sulla madre", terzo romanzo del napoletano Luigi Romolo Carrino, classe 1968, autore anche di poesie, racconti e testi teatrali, è un libro coraggioso, ostico ma ben fatto. Bello, per usare un aggettivo tanto pieno quanto forse abusato e banale. Non solo per l'argomento, ma per lo stile.Un bambino, la madre, una giovanissima mente preda di una malattia tanto rara quanto crudele. Ed un gioco che è un rituale ma che in realtà è una cura.

28 aprile 2014

Nessuno scrive al colonnello (Gabriel Garcia Marquez)


Un racconto breve. Scarno. Lineare. Un remoto gioiello del colombiano Marquez, scritto nel 1957, considerata "la prova più riuscita ed equilibrata, più completa ed esatta del primo periodo dell'attività letteraria". Una mirabile e perfetta costruzione narrativa, solida come roccia, densa come i profumi e gli odori che solo una terra secolarmente impregnata di magia può sprigionare. 

Joyland (Sthepen King)

Nonostante le sue profonde remore, Dev ha deciso. Non tornerà all'università. Ha infatti ottenuto il paterno beneplacito del padrone di Joyland e verrà assunto per l'intera stagione invernale al parco divertimenti dove ha lavorato l'intera estate, dedicandosi alla manutenzione. 
Tom e Erin invece, i suoi amati compagni di avventure estive, torneranno agli studi. I due peraltro ormai flirtano che è una meraviglia e fanno già progetti per il futuro. Dimenticatevi, ed in fretta colossi come IT, oppure Misery non deve morire e tutti quelli che volete voi, vista l'immensa produzione. King stesso, che ha pubblicato anni fa On writing, un manuale di scrittura fra i più penetranti e sinceri mai letti, saprebbe cosa dire di questo romanzo. E non sarebbero rose e fiori.