Il
bene e il male. Il brutto ed il bello, i poli che si attraggono e respingono e
fanno sussultare questa strana strana forma di esistenza chiamata vita.
Quando il giovane visconte Medardo, in compagnia del fido scudiero Curzio viene
spaccato a metà da una palla di cannone durante una battaglia in Boemia, sul
finire del Seicento, ecco che inizia la favola delle favole. L'archetipico e
pluri-raccontato tema del doppio. Con dei classici memorabili ormai nella memoria collettiva
Le due parti separate sono l'esatto contrario, speculari quanto antitetiche.
Non si tragono e non si respingono, sono semplicemente la metà esatta
dell'altra. E la parte cattiva farò il bello ed il brutto tempo nel villaggio
originario di Medardo, profittando del fatto che la parte buona è scomparsa. Lo
appellano Il Gramo, un soprannome che è tutto un programma. Nonostante trasudi
cattiveria ad ogni gesto o parola, non può resistere all'amore. E la bella
contadina Pamela attira le sue mire. Va da sé che in ogni fiaba che si rispetti
non può vincere il male ed allora ecco che ricomparirà per magia la parte
mancante, quella buona, fino all' ovvio finale del vissero felici e contenti.
Al di là della trama esile e lineare, una di quelle trame didascaliche che non
regala sorprese, il libro merita per due essenziali motivi. Uno è lo stile
dell'autore Italo Calvino, n maestro, degno di diventare esempio scolastico per
la lucida,a settica e limpida scrittura. L'altro è il registro, il tono della
narrazione, pervaso da un umorismo leggero ed intelligente, mai pecoreccio o
populista, che illumina le pagine. Questo breve romanzo di italo Calvino fa
parte della famosa trilogia fantastica dell'autore ligure, che segnò una netta
sterzata della sua poetica personale e futuri cambiamenti anche ideali e
politici.
Probabilmente meno riuscito del perfetto Il barone rampante e del più fantasioso Il cavaliere inesistente, rimane comunque un romanzo riuscito anche se più didascalico e moralisteggiante degli altri due.
Esemplare giocosità, allegria, spezzoni di poesia. la differenza che passa tra la letteratura ed un semplice scritto può essere anche semplificata da questo romanzo esile, complice e mirabile.
Probabilmente meno riuscito del perfetto Il barone rampante e del più fantasioso Il cavaliere inesistente, rimane comunque un romanzo riuscito anche se più didascalico e moralisteggiante degli altri due.
Esemplare giocosità, allegria, spezzoni di poesia. la differenza che passa tra la letteratura ed un semplice scritto può essere anche semplificata da questo romanzo esile, complice e mirabile.
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