18 giugno 2015

Il visconte dimezzato (Italo Calvino)

Il bene e il male. Il brutto ed il bello, i poli che si attraggono e respingono e fanno sussultare questa strana strana forma di esistenza chiamata vita. 

Quando il giovane visconte Medardo, in compagnia del fido scudiero Curzio viene spaccato a metà da una palla di cannone durante una battaglia in Boemia, sul finire del Seicento, ecco che inizia la favola delle favole. L'archetipico e pluri-raccontato tema del doppio. Con dei classici memorabili ormai nella memoria collettiva 



Le due parti separate sono l'esatto contrario, speculari quanto antitetiche. Non si tragono e non si respingono, sono semplicemente la metà esatta dell'altra. E la parte cattiva farò il bello ed il brutto tempo nel villaggio originario di Medardo, profittando del fatto che la parte buona è scomparsa. Lo appellano Il Gramo, un soprannome che è tutto un programma. Nonostante trasudi cattiveria ad ogni gesto o parola, non può resistere all'amore. E la bella contadina Pamela attira le sue mire. Va da sé che in ogni fiaba che si rispetti non può vincere il male ed allora ecco che ricomparirà per magia la parte mancante, quella buona, fino all' ovvio finale del vissero felici e contenti. 
Al di là della trama esile e lineare, una di quelle trame didascaliche che non regala sorprese, il libro merita per due essenziali motivi. Uno è lo stile dell'autore Italo Calvino, n maestro, degno di diventare esempio scolastico per la lucida,a settica e limpida scrittura. L'altro è il registro, il tono della narrazione, pervaso da un umorismo leggero ed intelligente, mai pecoreccio o populista, che illumina le pagine. Questo breve romanzo di italo Calvino fa parte della famosa trilogia fantastica dell'autore ligure, che segnò una netta sterzata della sua poetica personale e futuri cambiamenti anche ideali e politici. 
Probabilmente meno riuscito del perfetto Il barone rampante e del più fantasioso Il cavaliere inesistente, rimane comunque un romanzo riuscito anche se più didascalico e moralisteggiante degli altri due.
Esemplare giocosità, allegria, spezzoni di poesia. la differenza che passa tra la letteratura ed un semplice scritto può essere anche semplificata da questo romanzo esile, complice e mirabile.

Nessun commento:

Posta un commento