09 settembre 2014

Colazione da Tiffany (Truman Capote)

La bellezza non è tutto. Ma molto, specie finché dura. Perché spesso passa e poi son guai perché il mondo era e rimane bruttino, per certi difetti cromosomici e per la nostra eterna insoddisfatta soddisfazione. Paul ricorda, con una bizzarra foto tra le mani. E non si capacita. Di come la bellezza possa anche non bastare, anzi, può arrivare a tradire. E ci racconta secondo la sua ottica l'incontro e l'amicizia con Holly, un episodio che ha sicuramente segnato la sua vita e quella di altri. Anche se la donna, dopo diverse peripezie, è sparita, come sospira pensieroso il barista che fa compagnia a Paul e che era ferocemente innamorato di lei. Succede, talvolta. Anzi, troppo spesso 

02 settembre 2014

Tenera è la notte (Francis Scott Fitzgerald)


Questi piccoli e "grandi" amori. Già.

C’era una volta. C’erano, anzi, una volta, lui e lei. Ma da quella volta poi. 
Più che un duo divennero un lento inesorabile e reciproco assolo. Reciproco peraltro, ma senza un accordo, musicalmente parlando, una dissonanza.
E lui si chiama Dick Dever, ex apprezzato e promettentissimo psicologo che ora grazie allo smisurato denaro della facoltosa moglie Nicole, ozia e giogioneggia in dimore estatiche e riservate sulla Costa Azzurra francese. 
Nicole, oltre i soldi ed un seducente aspetto, aveva una grave malattia cagionata da un episodio efferato e turpe nella sua adolescenza, ma poi curata proprio da Dick seppe far rientrare gli incubi in un terreno controllato ed accettabile e la cura instillò l’amore o il sentimento fu la cura, tanto che comunque i due, sposati e sereni ( o quasi), ora sono una coppia inviata ed invidiabile, magnetici e catartici. 
Lei bella ma non altera, ricca ma non tronfia, lui indistruttibile accentratore, mai catatonico, capace di attrarre e concupire con il solo gesto, con una sola parola mormorata, quando e può deve essere detta e l’ascoltatore non vedeva l’ora di. Storia di una implosione.

29 agosto 2014

Tanto amore per Glenda (Julio Cortazar)


La realtà non esiste. O meglio la realtà non è una superficie piatta e liscia, levigata e assolutamente senza sostanza, ma un puzzle composito, composto e componibile, come uno specchio andato in pezzi in cui ciascuno frammento riflette ed è riflesso da altri mille e non tutti rifrangono la stessa visuale, la stessa angolatura, lo.
Non pensate di poterla scomporre a vostro piacimento, è dotata di vita propria e soprattutto ha mille inflessioni che spesso ci sono ignote ma che vivono al di là, oltre, sopra e sotto di noi.
Un mondo non piatto ed unilaterale ma poliedrico e polimorfo, catarifrangente. Dove credi di vedere l'altro ed invece esplori te stesso e quando decidi di essere te stesso all'improvviso ti trovi un altro. Dove tutto può diventare tutto ed il nulla, alla fine non esiste, perché non è possibile, esiste solo altro, ancora ed infinito altro.


28 agosto 2014

Le perfezioni provvisorie (Gianrico Carofiglio)


L'avvocato Guerrieri è un uomo, un poco più o un poco meno di altri, niente superuomo, anzi. Fa l'avvocato, a volte persino con passione, anche se talvolta l'ambiente circostante lo sconforta, l'apparato giudiziario lo perplime, la pochezza umana lo irrita. Ma non si dà per vinto e praticamente quotidianamente si sfoga prendendo a pugni un sacco, con cui dialoga senza risposta,ma tante volte l'importante è parlare con qualcuno o qualcosa, anche se non ti ascolta o non ti risponde.
Ha senso del dovere. Ha curiosità professionali. E se capita l'occasione come questa volta di indagare, alla fine cede e si mette al lavoro. Costruendo iperboli e parabole, come se fosse una fiction. Ma volendo scrivere la parola fine. Costi quel che costi.