La bellezza non è tutto.
Ma molto, specie
finché dura. Perché spesso passa e poi son guai perché il mondo era e rimane
bruttino, per certi difetti cromosomici e per la nostra eterna insoddisfatta
soddisfazione. Paul ricorda, con una bizzarra foto tra le mani. E non si
capacita. Di come la bellezza possa anche non bastare, anzi, può arrivare a
tradire. E ci racconta secondo la sua ottica l'incontro e l'amicizia con Holly,
un episodio che ha sicuramente segnato la sua vita e quella di altri. Anche se
la donna, dopo diverse peripezie, è sparita, come sospira pensieroso il barista
che fa compagnia a Paul e che era ferocemente innamorato di lei. Succede, talvolta. Anzi, troppo spesso
09 settembre 2014
02 settembre 2014
Tenera è la notte (Francis Scott Fitzgerald)
Questi piccoli e
"grandi" amori. Già.
C’era una
volta. C’erano, anzi, una volta, lui e lei. Ma da quella volta poi.
Più che un duo divennero un lento inesorabile e reciproco assolo. Reciproco
peraltro, ma senza un accordo, musicalmente parlando, una dissonanza.
E lui si chiama Dick Dever, ex apprezzato e promettentissimo psicologo che ora
grazie allo smisurato denaro della facoltosa moglie Nicole, ozia e giogioneggia
in dimore estatiche e riservate sulla Costa Azzurra francese.
Nicole, oltre i soldi ed un seducente aspetto, aveva una grave malattia cagionata
da un episodio efferato e turpe nella sua adolescenza, ma poi curata proprio da
Dick seppe far rientrare gli incubi in un terreno controllato ed accettabile e
la cura instillò l’amore o il sentimento fu la cura, tanto che comunque i due,
sposati e sereni ( o quasi), ora sono una coppia inviata ed invidiabile,
magnetici e catartici.
Lei bella ma non altera, ricca ma non tronfia, lui indistruttibile
accentratore, mai catatonico, capace di attrarre e concupire con il solo gesto,
con una sola parola mormorata, quando e può deve essere detta e l’ascoltatore
non vedeva l’ora di. Storia di una implosione.
29 agosto 2014
Tanto amore per Glenda (Julio Cortazar)
La
realtà non esiste. O meglio la realtà non è una superficie piatta
e liscia, levigata e assolutamente senza sostanza, ma un puzzle
composito, composto e componibile, come uno specchio andato in pezzi
in cui ciascuno frammento riflette ed è riflesso da altri mille e
non tutti rifrangono la stessa visuale, la stessa angolatura, lo.
Non pensate di poterla scomporre a vostro piacimento, è dotata di vita propria e soprattutto ha mille inflessioni che spesso ci sono ignote ma che vivono al di là, oltre, sopra e sotto di noi.
Un mondo non piatto ed unilaterale ma poliedrico e polimorfo, catarifrangente. Dove credi di vedere l'altro ed invece esplori te stesso e quando decidi di essere te stesso all'improvviso ti trovi un altro. Dove tutto può diventare tutto ed il nulla, alla fine non esiste, perché non è possibile, esiste solo altro, ancora ed infinito altro.
Non pensate di poterla scomporre a vostro piacimento, è dotata di vita propria e soprattutto ha mille inflessioni che spesso ci sono ignote ma che vivono al di là, oltre, sopra e sotto di noi.
Un mondo non piatto ed unilaterale ma poliedrico e polimorfo, catarifrangente. Dove credi di vedere l'altro ed invece esplori te stesso e quando decidi di essere te stesso all'improvviso ti trovi un altro. Dove tutto può diventare tutto ed il nulla, alla fine non esiste, perché non è possibile, esiste solo altro, ancora ed infinito altro.
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Tanto amore per Glenda
28 agosto 2014
Le perfezioni provvisorie (Gianrico Carofiglio)
L'avvocato
Guerrieri è un uomo, un poco più o un poco meno di altri, niente superuomo, anzi. Fa
l'avvocato, a volte persino con passione, anche se talvolta
l'ambiente circostante lo sconforta, l'apparato giudiziario lo
perplime, la pochezza umana lo irrita. Ma non si dà per vinto e
praticamente quotidianamente si sfoga prendendo a pugni un sacco,
con cui dialoga senza risposta,ma tante volte l'importante è parlare con qualcuno o qualcosa, anche se non ti ascolta o non ti risponde.
Ha senso del dovere. Ha curiosità professionali. E se capita l'occasione come questa volta di indagare, alla fine cede e si mette al lavoro. Costruendo iperboli e parabole, come se fosse una fiction. Ma volendo scrivere la parola fine. Costi quel che costi.
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