29 luglio 2015

Il tempo è un bastardo (Jennifer Egan)


Poliedrico, polifonico eppure compatto, essenziale.
Il tempo corre e non lascia spazio. Si prova a riempirlo in tutte le maniere. Ma poi. Bennie, impresario di grido in campo musicale, una volta era un vero nome, una sorta di icona. Poi scelte sbagliate ed una certa stanchezza lo hanno relegato al ruolo di cult e poco più, ma ancora è in grado di far saltare il banco. Lo sa Sasha, la sua storica segretaria, di cui dopo anni si sta invaghendo. Lei è forte, dolcemente caparbia ma anche con un passato irrequieto, più che ribelle nichilistico. Lo sa anche lui che ancora può giocare qualche asso, che non può rifiutare a se stesso di darsi un’ultima chance: dare una possibilità ad un derelitto chitarrista di realizzare un nuovo disco e fare un tour. Anche se è a pezzi. Anche se ormai lo ricordano in pochi. Anche se.

28 luglio 2015

D'amore e d'ombra (Isabel Allende)


Cile, 1973. Per preservare il paese e salvare la popolazione da un fantomatico quanto ipotetico colpo di stato di matrice comunista, i militari occupano il potere con la forza e si insedia come leader-maximo e indiscutibile il generale Pinochet. Le riforme agrarie, oltre ad altre, dal punto di vista strategico-economico importanti, volute dal presidente socialista Allende, democraticamente eletto, vengono di colpo spazzate via. Si torna all'ordine, così dicono, ma vatti a fidare se invece semplicemente si restaura ciò che era smantellato ed insomma, non andava. Il Presidente Allende, negli scontri,muore. Per il Cile niente sarà come prima. O come dopo. Stavolta il contesto è più importante del testo, perché la storia d'amore è un mero espediente per raccontare una tragedia.


25 luglio 2015

Due di due (Andrea De Carlo)

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E' abbastanza plausibile, come canta il buon Guccini in un suo intramontabile pezzo (Eskimo), 
 che a venti anni (e poco prima) il mondo sia tutto intero e si è stupidi per davvero. Un concetto che tutto sommato ho imparato coll'eterno scorrere della lancetta, poi. E se il cantante emiliano rappresenta con quella calda, soffusa, lirica "Eskimo" il sessantotto dei ragazzi rivisti da un adulto nostalgico dell'età e non delle lotte, ebbene la canzone é colonna sonora ideale, sound track perfetto per questo testo diviso in due parti dal diverso ritmo e contesto, quasi due romanzi separati che poi ne costituiscono uno.

24 luglio 2015

Circolo chiuso (Jonathan Coe)

Riuscirà mai Benjamin Trotter a finire il suo benedetto romanzo? E dire che non è afflitto da quel male incurabile che affligge i sedicenti scrittori, ovvero la pagina bianca. Anzi, è superbamente prolifico, quasi logorroico. E dire che tutti davano per scontato che Benjamin non solo avesse le qualità, ma che sicuramente avesse anche le idee giuste per fare un capolavoro immortale della Letteratura. Ed invece quest'uomo goffo ed insicuro, attorcigliato nei suoi stessi pensieri e vittimismi, scrive centinaia di pagine da anni, quasi per esorcizzare quella ferita al cuore di adolescente che non è mai guarita. Quella ferita ha un nome e cognome e una misteriosa fuga. Cecil Boyd. L'unico vero grande amore di Ben, infelicemente sposato con Emily e senza figli. Anche se ai tempi della Boyd avevano solo intorno ai vent'anni, fu più di una divampante ed abbacinante passione. Ma dopo aver fatto l'amore per la prima volta, Cecil è sparita senza dare notizia o traccia di sé. Ma gli era piaciuto, quella notte, farsela con Ben, ne siamo sicuri anche se.