20 gennaio 2014
La notte della cometa (Sebastiano Vassalli)
16 gennaio 2014
Mattatoio n. 5 (Kurt Vonnegut)
Certo fantascienza. Eppure questo è successo per davvero. L'avete mai vissuto un bombardamento a Dresda come tanti decenni fa, nella seconda guerra mondiale?. Vonnegut ci prova raccontarlo. In maniera schizofrenica, paranoide se volete, ma insomma, se avete rischiato di essere sepolti o bruciati, come si racconta?
Grandioso romanzo, non facile nel senso non lineare, ma che ti prende allo stomaco, al cervello e se volete al cuore. Non è bello essere bombardati. Se poi vieni rapito dagli alieni, tutto diventa più facile. O più difficile. Perché non ti crederanno mai che siamo così stupidi. Billy Pilgrim sarà con noi. Non dirà niente di che. Solo le sue avventure
14 gennaio 2014
Non dire notte (Amos Oz)
Amor, ch'a nullo amato amar
perdona sentenziava il sommo Dante. Il sentimento più
comune, invocato, vissuto, perso o ritrovato. Nella infinita serie dei romanzi
che provano a narracelo senza scadere nell’ovvio, ecco la storia fra Noa e Theo,
coraggiosi ed indipendenti, di mezza età ma non per questo non turbati dalla
passione. E sullo sfondo il conflitto arabo-israeliano. Non
aspettiamo mai la notte prima che finisca il giorno, ci racconta l’acuto
scandagliatore di sentimenti Amos Oz, scrittore israeliano.
Una storia di slanci, perdite,
distacchi, turbe, dubbi e ritrovamenti.
Un po' come è l'amore.
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amore,
Amos Oz,
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romanzo
30 dicembre 2013
Il diario di Adamo ed Eva (Marc Twain)
"Ovunque lei
fosse, lì era l'Eden".
Si può parlare della più grande storia d'amore ridendo? certo che si può. Il primo amore mai accaduto sulla terra. Peraltro forzato.Marc Twain, scrittore ingenuamente dimenticato, magari considerato non un classico, ha in realtà stregato decine di scrittori statunitensi. Con abilità e leggerezza, ci regala poetici dubbi e irresistibili diffidenze sulla nascita di un amore, anzi l'AMORE, quello fra Adamo ed Eva
Strabiliante la semplicità di rendere persino comiche situazioni spinose e assolutamente eterne.
Un testo che credo nella sua meravigliosa semplicità è da prendere ad esempio.
E che secondo me ha suggestionato il Calvino de "Il Barone rampante" in merito alla storia che nasce fra Cosimo e Viola "
11 dicembre 2013
La letteratura nazista in America (Roberto Bolano)
Un vademecum completo. Completissimo. Mai ridondante e nemmeno logorroico, ma essenziale, quasi come le guide “Lonelly planet”, vai di qui, pranza di là, se ti va puoi dormire in quel posto. Comprensivo di aggiornamenti bibliografici, indirizzi ed edizioni rare oppure guarda tu censurate, che mondo cattivo.
E poi biografie agili e sintetiche, che lasciano poco spazio agli indugi e pertugi, sono quasi album fotografici di sapore giornalistico, che in pochi passi sintetizzano curiose attività artistiche, tra il serio ed il faceto, quando però è evidente che certe azioni e reazioni per quanto sarcastiche, sottintendono una disumanità poco cervellotica e tristemente reale, quella di fecondare e cercare di procreare ideologie che in quanto tali sono comunque deleterie.
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06 dicembre 2013
On writing (Stephen King)
Scrivere. Questa dannata passione. Che non è fatta solo di talento, ma anche di perizia di stampo artigianale, dannato lavoro.
E ce ne parla un autore del calibro di King, riconosciuto ed acclamato maestro dell'horror e del thriller, capace di vendere milioni di copie dei suoi libri. Con stile rapido ed incisivo, mettendosi a nudo senza remore.
Un'operazione eccellente e di sicuro interesse per tutti gli appassionati di lettura e scrittura, anche coloro i quali non amano l'autore.
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Stephen King
03 dicembre 2013
Trilogia di New York (Paul Auster)
Siamo uno, nessuno o centomila?
Scambi di identità, riflessi e riflessioni come nella migliore tradizione di inizio novecento. Tanti per esempio conoscono almeno per sentito dire almeno il “Fu Mattia Pascal” di Pirandello, ma altri e svariati sono i romanzi dove il protagonista si pensa in un modo ed invece gli altri lo pensano in un altro, dove egli si crede uno ed invece non è solo quello ma anche nessuno e centomila.
“Trilogia di New York” è un testo composto da tre romanzi brevi o se preferite racconti lunghi, inutile dissertare sulla fatua inutilità di entrambe le definizioni. Tre incipit fulminanti, due conclusioni aperte o quasi, che lasciano uno spiraglio come la luce che si insinua in una stanza buia da una porta socchiusa. Ed un terzo racconto che rimette tutto in gioco e lascia decidere se chiudere la partita o aprirne un’altra, come quelle serate in cui si gioca a poker con gli amici e al di là di chi vince o chi perde non si sa decidere se andarsene a letto oppure continuare la partita, così, tanto per fare.
Odore di chiuso (Marco Malvaldi)
Un castello. Una nobiltà decadente. Un personaggio realmente esistito e di una certa fama. Dall'olfatto estremamente sensibile e capace. Un omicidio misterioso. Il giallo viene considerato un genere e la narrativa specifica di solito fatica a trovare brillanti spunti di originalità se non riesce a insaporire invariabili canoni con tocchi sfumati e sapienti, capaci di rinvigorire ricette tradizionali usurate. Dopo il deludente "Briscola in cinque". Questo "Odore di chiuso" di Malvaldi registra un intelligente e ironica variazione sul tema.
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