Cile, 1973. Per preservare il paese e salvare la popolazione
da un fantomatico quanto ipotetico colpo di stato di matrice comunista, i
militari occupano il potere con la forza e si insedia come leader-maximo e
indiscutibile il generale Pinochet. Le riforme agrarie, oltre ad altre, dal
punto di vista strategico-economico importanti, volute dal presidente
socialista Allende, democraticamente eletto, vengono di colpo spazzate via. Si
torna all'ordine, così dicono, ma vatti a fidare se invece semplicemente si
restaura ciò che era smantellato ed insomma, non andava. Il Presidente Allende,
negli scontri,muore. Per il Cile niente sarà come prima. O come dopo. Stavolta il contesto è più importante del testo, perché la storia d'amore è un mero espediente per raccontare una tragedia.
28 luglio 2015
D'amore e d'ombra (Isabel Allende)
25 luglio 2015
Due di due (Andrea De Carlo)
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24 luglio 2015
Circolo chiuso (Jonathan Coe)
Riuscirà mai Benjamin Trotter a finire il suo benedetto
romanzo? E dire che non è afflitto da quel male incurabile che affligge i
sedicenti scrittori, ovvero la pagina bianca. Anzi, è superbamente prolifico,
quasi logorroico. E dire che tutti davano per scontato che Benjamin non solo
avesse le qualità, ma che sicuramente avesse anche le idee giuste per fare un
capolavoro immortale della Letteratura. Ed invece quest'uomo goffo ed insicuro,
attorcigliato nei suoi stessi pensieri e vittimismi, scrive centinaia di pagine
da anni, quasi per esorcizzare quella ferita al cuore di adolescente che non è
mai guarita. Quella ferita ha un nome e cognome e una misteriosa fuga. Cecil
Boyd. L'unico vero grande amore di Ben, infelicemente sposato con Emily e senza
figli. Anche se ai tempi della Boyd avevano solo intorno ai vent'anni, fu più
di una divampante ed abbacinante passione. Ma dopo aver fatto l'amore per la
prima volta, Cecil è sparita senza dare notizia o traccia di sé. Ma gli era
piaciuto, quella notte, farsela con Ben, ne siamo sicuri anche se.
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23 luglio 2015
Quando il cielo era sempre più blu (Enrico Gregori)
1975, Roma. Un giovane studente universitario, Enrico Gregori, incontra un
cantautore esordiente, figlio di immigrati calabresi. Si chiama Rino Gaetano.
Il ragazzo è in pieno fervore creativo perché in procinto di incidere il suo
secondo disco. Gregori è redattore a tempo perso per la rivista Ciao2001,
testata storica in ambito musicale, ed è stato piacevolmente colpito da una
apparizione del musicista in televisione. Strano, lui non ama la canzone
italiana e si ubriaca spesso del rock anglo americano specie se considerato
colto, elitario. Quel giorno nella sede della casa discografica IT, costola del
ben noto colosso RCA, nasce così una amicizia. Di quelle che non finiscono più,
tra due quasi coetanei che coltivano la stessa ardente, avvolgente passione, la
musica. E poco importa se i ruoli sono predefiniti, uno come produttore l'altro
come attento ascoltatore.
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